Questa mattina grande spavento per una voragine in strada in Via S. Sofia nei pressi di un cantiere M4. Cedimento a livello delle cantine di un palazzo di dodici piani, evacuato con l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Giovedì 11, l’Assessore Granelli mi ha invitato per fare il punto sulle prossime lavorazioni.
Ho chiesto a Fabio Terragni, Presidente M4, e ai tecnici notizie sul passaggio delle due TBM (talpe) per lo scavo delle gallerie e sui tempi di arrivo in San Vittore e in Solari. La prima talpa è già passata da S. Ambrogio e sta arrivando, forse ora é già arrivata, in San Vittore dove si fermerà per manutenzione. La seconda talpa arriverà fra un mese. Ho chiesto se, vista la presenza di edifici anche del 1600, quale velocità avevano mantenuto, cioè se avevano rallentato per cautela. La risposta è stata che la velocità non è influente su vibrazioni, fessurazioni e crepe, che se ci cono state sono di lieve entità. Se la seconda talpa non era in Santa Sofia, a che cosa si deve il cedimento di oggi? Se la talpa fosse in Santa Sofia non potrebbe arrivare in San Vittore fra un mese alla velocità media di 25 metri al giorno, 750 metri al mese, perché c’è una distanza di 3,7 chilometri. Si può solo pensare che da lì sia già passata, e in questo caso interrogarsi sulle cause: un cedimento postumo e sappiamo che crepe e cedimenti possono verificarsi anche dopo 6 mesi, o altri scavi e per quali levori? Bisogna fare chiarezza e far conoscere ai comitati e ai cittadini che vivono sulle tratte e ai cittadini tutti la tempistica, le cause, le soluzioni apportate. In tempi di emergenza Covid non è proprio il caso di arrecare ulteriori preoccupazioni ansiogene.
Per la cronaca un’enorme buca in strada si era creata anche in Via Lorenteggio, verso Via Fiordalisi anni fa, causando panico fra i cittadini. Nulla di grave, ma ci vuole chiarezza.
Orietta Colacicco
Segretario Comitato Foppa Dezza Solari
Coordinatore Delegato alla Mobilità di Piattaforma Milano.