“Dopo aver ostacolato per settimane l’avvio della commissione d’inchiesta, oggi il Pd impone nuovamente il consigliere Scandella come candidato presidente. Da questa ennesima provocazione si evince una cosa: alla sinistra interessa solo la poltrona e non la commissione” affermano, in una nota congiunta, i capigruppo Roberto Anelli (Lega), Gianluca Comazzi (Fi), Franco Lucente (FdI), Viviana Beccalossi (Misto), Manfredi Palmeri (Energie per l’Italia), Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale), commentando la scelta del Pd e degli altri gruppi di minoranza di riproporre la candidatura di Jacopo Scandella (Pd) alla presidenza della commissione d’inchiesta sul Covid-19. “Questo atteggiamento – prosegue la nota – svilisce le istituzioni e rappresenta una vera e propria mancanza di rispetto verso i lombardi, che da tempo chiedono trasparenza e chiarezza. Non abbiamo dimenticato l’atteggiamento ai limiti della diffamazione che ha portato alle dimissioni della consigliera Patrizia Baffi, regolarmente eletta. Non vorremmo che l’ossessione del Pd per la poltrona – affermano i capigruppo di maggioranza – nasconda, oltre a evidenti fratture interne, la volontà di sabotare l’inizio dei lavori, per coprire le tante falle del Governo Conte nella gestione dell’epidemia. Al Pd diciamo basta con i giochi di palazzo: il centrodestra vuole partire il prima possibile con i lavori della commissione”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845