Una pensilina Atm di piazza Cavour è stata ricoperta con un finto manifesto pubblicitario.
L’opera è di uno street artist di Torino, tal Villa, che evidentemente vuol farsi pubblicità con i peggiori sentimenti suscitati dalla campagna anti Montanelli montata da un pezzo di sinistra milanese.
Chiediamo immediata rimozione, e che l’opera venga incamerata dal Comune e venduta per pagare le spese di pulitura della statua: 6 giorni di lavoro di una equipe di restauratori.
Chiediamo anche ad ATM di sapere come sia possibile che il manifesto sia stato regolarmente installato nella pensilina.
È chiaro che il sentimento di riscrivere la storia secondo i dettami del politically correct di oggi ha molti seguaci a sinistra e qualcuno cerca d sfruttare commercialmente questo sentimento.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Chissà perchè a nessuno viene mai in mente di mettere in discussone le lapidi sparse per la città di Milano e dedicate ai militanti comuunisti degli anni ’70 Questi sì veri delinquenti e “fascisti”. Gente che inneggiava a Lenin (teorico del partito unico), Mao Tse Tunge e Stalin. Gente che si scontrava con la polizia lanciando cubetti di porfido e bottiglie molotov.
Una di queste targhe si trova ad esempio in via Bergamini, e recita così: “Dedicata a Savereio Salterelli ucciso… mentre lottava contro il fascismo, per la democrazia e il socialismo”. Tutto il contrario della verità. In realtà era tutta gente che lottava contro la democrazia e per la dittatura rossa.
una vergogna, domenica erano anche in piazza a protestare con le bandiere falce e martello come negli anni 80, pensano di essere in curva allo stadio riducendo poi brave persone a vivere sotto scorta perché minacciate… non immaginavo si potesse tornare a questi livelli con un virus