Coronavirus, Gallera: chiesto a Istituto Superiore di Sanità di distinguere i debolmente positivi dagli altri

Lombardia

 Sono stati 23 a Milano e provincia, di cui 15 a Milano città, i nuovi casi di positività  al coronavirus registrati nella giornata di ieri. Domenica i nuovi contagi in tutta la provincia erano 31 , di cui 18 in città.

E’ del 1,8% (rispetto all’1,6 % di domenica) il rapporto tra nuovi casi positivi al coronavirus e tamponi processati ieri in Lombardia. I positivi al coronavirus sono 13.638, 205 meno di domenica. I nuovi casi sono stati 143 di cui 64 a seguito di test sierologici e i restanti derivati da 7.776 tamponi eseguiti. I decessi ieri sono stati 3.

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, ha commentato ieri  i dati giornalieri sulla diffusione del coronavirus in Lombardia “Anche oggi possiamo commentare notizie sostanzialmente positive. In particolare continuano a diminuire i numeri dei ricoverati e dei dimessi, così come va rilevato che tra i 143 nuovi casi positivi, 64 sono riferibili a test sierologici e che, complessivamente 83 sono ‘debolmente positivi’. Da specificare anche che 2 casi riguardano operatori socio-sanitari e 5 gli ospiti delle RSA. I decessi, infine, sono soltanto tre”.
“Abbiamo chiesto ufficialmente all’Istituto Superiore di Sanità di introdurre una netta distinzione dei casi ‘debolmente positivi’ rispetto agli altri, in base alle nuove rilevazioni effettuate dalla comunità scientifica”. ha proseguito l’assessore al Welfare commentando lo studio elaborato dal prof. Fausto Baldanti, responsabile della Virologia molecolare dell’IRCCS San Matteo di Pavia in relazione alla carica infettiva dei casi ‘debolmente positivi’ al tampone. Il documento scientifico è stato allegato alla lettera inviata ieri al professor Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS. “In Regione Lombardia – spiega Gallera – i casi ad oggi rilevati rappresentano sempre di più un esito ‘debolmente positivo’: lo studio del professor Baldanti evidenzia che su 274 tamponi ‘RNA Covid’ con queste caratteristiche, solo 8 (il 2,9%) sono risultati in grado di crescere in coltura ed essere, di conseguenza, potenzialmente infettivi”. “Abbiamo avviato una vasta operazione di screening sierologica – ha aggiunto Gallera – alla quale seguiranno tamponi in caso di positività al prelievo ematico. I test vengono eseguiti ai cittadini delle aree più colpite dall’emergenza Covid, ai nuovi ospiti delle RSA e dei Centri per disabili, alle forze dell’ordine, ai pazienti in fase di ricovero. Da questi esami emergeranno certamente nuove positività che dovranno essere però considerate nella giusta misura, al fine di non creare allarmismi e dare la dimensione vera e reale della diffusione del contagio nella nostra Regione che sta superando il momento emergenziale”. “La nostra soglia di attenzione rimane sempre alta – conclude Gallera – e stiamo comunque affinando in modo costante le misure di sorveglianza per renderle sempre più performanti e monitorare eventuali nuove situazioni di rischio che potrebbero insorgere sia in questa fase che nel prossimo autunno”.

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