Esplode ancora, dopo il periodo di lockdown, la rabbia dei milanesi per l’estrema incuria del Comune, per l’abbandono che connota piazze, strade, parchi. Per l’invasione di extracomunitari che dettano le loro leggi e non conoscono quelle di una convivenza civile. I comitati di quartiere si aggregano, altri gruppi nascono per denunciare uno stato insopportabile. Ieri, segnala mianews, si è svolto un sit-in organizzato in Piazza Insubria dal Comitato di Quartiere Insubria-Molise-Varsavia contro il degrado e l’insicurezza presenti nel quartiere Calvairate. “Abbiamo ripetutamente chiesto al Comune di Milano l’installazione di telecamere in piazza Insubria e una maggior presenza della Polizia Locale nelle aree verdi, dal parco Alessandrini a piazzale Martini. Il quartiere non può rimanere ostaggio dell’illegalità, occorre un’accelerata sugli sgomberi, a partire dagli alloggi occupati abusivamente durante il lockdown, una concreta lotta allo spaccio di droga e un vero impegno per migliorare la vivibilità del Calvairate”, ha dichiarato il Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 4, Francesco Rocca.
“Le periferie milanesi sono abbandonate da una Giunta che pensa tanto ai diritti delle minoranze che verrebbero negati non si sa bene da chi, ma dimentica il diritto della maggioranza dei milanesi a vivere in quartieri sicuri e a misura di famiglia. E purtroppo il governo centrale non è da meno perché evidentemente la sicurezza non é una priorità per Pd e M5S”, ha aggiunto l’europarlamentare Carlo Fidanza.
L’Assessore regionale alla Sicurezza De Corato ha dichiarato: “Il Comune ha illuminato Palazzo Marino per celebrare il gay pride ma tace sulla Giornata mondiale per la lotta alla droga che si è celebrata ieri nel silenzio più assoluto, senza neanche un’iniziativa per sensibilizzare i più giovani contro questo fenomeno che si aggrava ogni giorno di più. Voglio ricordare alla Giunta che Milano è diventata la più grande piazza di spaccio d’Europa, è la città del boschetto della droga di Rogoredo e dello spaccio a cielo aperto nei quartieri della movida“. A breve scenderà in piazza il Comitato Loreto/Costa, istituito da poco, per gridare il suo disagio. «Chiediamo più controlli. L’ideale sarebbe un poliziotto di quartiere che vigili sulla piazza. Non è una richiesta impossibile», ha spiegato Valentina. Il problema sarebbero proprio un gruppo di balordi, circa una ventina, che di giorno e di notte, si ubriacano, e lasciano di notte decine di bottiglie, residui organici e deiezioni di ogni tipo, con episodi che giungono fino alle aggressioni verbali. Dormono sulle panchine e fanno baldoria? Bisogna tollerare! Ci rispondono. E nessuno fa niente da mesi», è la denuncia a Libero di un abitante. «Vogliamo e pretendiamo di ricominciare a vivere i nostri quartieri, le nostre piazze e le nostre strade in modalità sicura e con condizioni igieniche civili. Lo chiediamo per noi e i nostri figli. Noi e Milano ci meritiamo di più», ha aggiunto Valentina, una dei promotori della protesta. «La situazione è intollerabile. Ci sono nordafricani che entrano fin dentro i portoni di casa. Da donna ho paura a tornare la sera.” I cittadini della zona Loreto-Costa scenderanno in piazza giovedì 2 luglio alle ore 18 e sabato 4 luglio alle ore 17.