Dal governo un regalo agli abusivi delle case popolari

Milano
Della sofferenza bisogna sempre avere rispetto. Ma c’è una differenza importante tra il rispetto e la complicità. Questa linea ieri è stata, per legge, spostata un po’ più in là.

Come racconta Repubblica:

“Tra le modifiche, potranno accedere al reddito di emergenza, limitatamente alla fase di emergenza e non oltre il 30 settembre 2020, anche i nuclei che occupano abusivamente un immobile in presenza di minori o di soggetti meritevoli di tutela quali individui malati gravi, portatori di handicap, in difficoltà economica e senza dimora.”

Questa notizia è, ovviamente, sconfortante. Soprattutto per chi, come il Consigliere Franco Vassallo, lotta da anni contro l’abusivismo in via Quarti:

“Roba da matti. Abbiamo famiglie di Italiani asserragliate in casa, minacciate dagli abusivi che ormai lo scrivono pure sui muri: qua comandiamo noi. Abbiamo anziani minacciati. Ci sono decine di inquilini onesti sottoposti alle peggiori angherie. Ed il Governo cosa fa? Premia gli aguzzini. Non prendiamoci in giro, i minori quando non ci sono, si trovano. Idem per i soggetti in difficoltà. Questa gente conosce perfettamente il sistema e sa come aggirarlo.

Quando serve, spesso non ce n’è nemmeno bisogno, come nel caso delle grigliate Pasquali. Tutta la Lombardia chiusa in casa e loro felici in giardino con il barbecue. Gentilmente pagato, scopriamo, dalle tasse degli Italiani.

L’8 Giugno la comunità Rom, Sinti e Camminanti ha chiesto, a gran voce, aiuti al governo. In nemmeno un mese sono arrivati. I nostri cassintegrati gli aiuti li chiedono da quattro mesi e sono ancora bloccati. Questa differenza racchiude tutto ciò che non funziona nel paese: arrivano prima le mancette dei diritti. Paga più infrangere la legge che rispettarla. E lo dico con dolore: sono anni che mi batto per il ripristino della legalità negli alloggi di via Quarti. Dove l’unico crimine imperdonabile, ormai, è essere, sentirsi ed agire come Italiani.”

Concludiamo, dopo aver fatto nostre le parole del Consigliere Vassallo, con un’ultima amara considerazione. L’altro giorno un tassista ha contestato, in via Rizzoli, Sala denunciando le difficoltà che patisce. Ecco, a lui, in fondo, non arriverà un euro. È caduto in una crepa del sistema. Quel sistema che rapina fiscalmente chi produce e premia chi non lo fa, sostentandosi in maniere alternative. Un sistema del genere, per voi, quanto può durare?

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