Hanno attraversato il campo sportivo di Gessate (Milano) accompagnati dalle parole di ‘Un Senso’ di Vasco Rossi, e da un lungo applauso, i feretri bianchi di Elena e Diego. Nessun fiore sulle piccole bare; una maglia azzurra da calcio su quella del piccolo Diego, i dodicenni uccisi dal papà, Mario Bressi, che poi si è ucciso, mentre erano in vacanza in Valsassina.
I posti a sedere, distanziati nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Coronavirus, sono già praticamente occupati, mentre sul resto del campo dei dischi bianchi indicano i posti da tenere per chi rimarrà in piedi.
“Ciao Diego” è lo striscione con la foto del dodicenne mentre gioca a calcio con la maglia rosso-bianca della Asf Cambiaghese appeso all’ingresso del campo sportivo, in cui si entra con mascherina, dopo aver misurato la temperatura e aver disinfettante le mani. Per Gessate, oggi, è lutto cittadino.
“Ciao nanetti, non riesco ancora a realizzare che non potrò piu vedervi, abbracciarvi, sentire la vostra voce che chiama ‘mamma’. Vi abbraccio e vi dico che andrá tutto bene, nonostante il male che vi è stato inferto”. È un passaggio della lunga lettera dedicata a Elena e Diego che mamma Daniela ha fatto leggere ad un’amica di famiglia al termine dei funerali a Gessate. “Sono stata fortunata ad essere la vostra mamma” e “chiedo a tutti di ricordarvi sorridendo non nelle lacrime, avrebbero preferito così”. (ansa)
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