Il centrodestra scende in piazza per protestare contro il governo giallorosso: la coalizione ha deciso di promuovere l’iniziativa senza vessilli di partito e in maniera del tutto composta, con circa 4mila sedie distanziate piazzate davanti al palco da cui parleranno i tre leader che sono già arrivati in Piazza del Popolo a Roma. Stando a quanto si apprende dalla scaletta, sono previsti gli interventi di Antonio Tajani (vice presidente di Forza Italia), Giorgia Meloni (presidente di Fratelli d’Italia) e – a chiudere – Matteo Salvini (segretario della Lega). Gli ingressi sono contingentati; ai militanti viene misurata alla febbre all’ingresso con i termoscanner. Presenti anche gel disinfettanti da distribuire e regole di distanziamento sociale da rispettare. Questa sarà anche un’occasione per portare avanti le battaglie identitarie dei singoli partiti: Forza Italia ha allestito un banchetto per la raccolta firme a sostegno della proposta di nominare Silvio Berlusconi senatore a vita e istituire una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia. Gli azzurri sono sul piede di guerra per quello che potrebbe essere un vero e proprio golpe giudiziario nei confronti del Cav, dopo lo scandalo scoppiato sull’intercettazione telefonica mandata in onda dalla trasmissione Quarta Repubblica.
Fratelli d’Italia farà partire la petizione per chiedere le dimissioni dell’esecutivo giallorosso per poi indire le elezioni a settembre; la Lega si schiererà contro le modifiche ai decreti Sicurezza, la sanatoria degli immigrati irregolari, delle cartelle Equitalia e a favore del taglio dei vitalizi.
La richiesta del centrodestra unito è chiara: taglio delle tasse e sblocco delle infrastrutture; stop a politiche assistenzialiste e bonus. «Alla loro rabbia e alla loro invidia sociale rispondiamo con la speranza e con il sorriso. La decrescita felice lasciamola a Grillo e Toninelli. Oggi è una giornata importante. Buon senso, distanza, senza chiudersi in casa. Ora riproveranno a chiuderci in casa, a dividerci, a trasformarci in numeri, incerti e confusi. Ma questa piazza dimostra che siamo una grande comunità, un grande popolo che in segno di rispetto delle 30mila vittime del virus devono ricostruire questo Paese. Insieme ce la faremo».
(Fonti Il Giornale e Il Messaggero)
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Bisogna accelerare i tempi di smantellamento del presente inutile e dannoso governo di incapaci e arrivare il più presto “possibile” alle elezioni. Attenzione che chi si pettina bene, che fa i discorsi dell’oratorio (e solo quelli) viene anch’egli dal comunismo, che è uno stato mentale irriducubile. Basta con le frottole e con le “proposte assistenziali” della Merkel, destinate inevitabimente a diventare “costrizioni”, perchè già programmate come tali.
Basta con lo sciatto permanere degli incapaci, segugi della poltrona e di colui che si crede “chissà chi”, che fa le prediche dal tappeto rosso, suo unico titolo onorifico.