“A giugno le Sardine non avevano trovato un punto d’incontro con il Comune sul murales orizzontale da fare nella Biblioteca degli alberi. Due parole di troppo nel progetto dei pesciolini, ‘human’ e ‘migrant’, che avevano fatto tirare indietro Palazzo Marino. Ora, a distanza di nemmeno tre settimane, piazza Gramsci viene imbrattata proprio con la stessa scritta che non aveva ottenuto il consenso della Giunta meneghina”. Commenta così l’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione Riccardo De Corato, in merito alla scritta ‘human blackmigrantlivesmatter’ apparsa in piazza Gramsci su iniziativa del Municipio 8. “E dire che il Municipio in questione è della stessa maggioranza che governa la città, – prosegue De Corato – anche se dai fatti sembra quasi non si parlino. Oppure non vorremmo che fossero stati consigliati da qualche esponente del centrosinistra a Palazzo Marino. Non è il primo imbrattamento patrocinato dai Municipi governati dal centrosinistra. Gli insulti rivolti alla vicepresidente e assessore alla Cultura, Educazione e Sport del Municipio 8, Giulia Pelucchi, sono da condannare. Ma vorremmo anche da parte del Comune un chiarimento su una autorizzazione negata a giugno da Sala e concessa oggi da un suo Municipio.
Anche il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale si è espresso sulla comparsa del murales “Fermo restando la condanna per l’aggressione sui social a Giulia Pelucchi l’iniziativa del Municipio 8 è uno spreco di denaro pubblico. La spesa sarà anche irrisoria ma avremmo preferito un buono alimentare in più piuttosto che finanziare attività politiche delle Sardine. Il Comune non deve finanziare attività politiche di nessuno, tantomeno dei suoi sostenitori”.
“I soliti insulti, cui sono solitamente esposte soprattutto le donne che si impegnano socialmente, e che ci confermano che queste azioni non sono innocue. E che, purtroppo, per fare politica serve coraggio per resistere a questo fiume di cattiveria” ha commentato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran “Da ieri e per qualche settimana Piazza Gramsci sarà così. Un gesto di vicinanza al movimento internazionale che si batte contro le discriminazioni e di cui è necessario discutere anche in Italia e anche a Milano”.
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