“È difficile commentare l’ennesima gaffe del grillino Fumagalli che, dopo aver partecipato a un presidio Carc (Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo), oggi dichiara candidamente di non essersi accorto che dietro di lui svettava a caratteri cubitali la scritta “Fontana assassino”, che gli esponenti della sinistra radicale avevano già realizzato con un murale mesi fa. Una dichiarazione che lascia esterrefatti per l’ingenuità con cui un consigliere regionale si accosta a gruppi politici a dir poco controversi” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Fi in Regione Lombardia. “L’epidemia di Covid che ha travolto la Lombardia – continua Comazzi – rappresenta un dramma per milioni di persone. Nessuno vieta ai consiglieri di minoranza di criticare le politiche regionali ma occorre farlo in maniera seria e ponderata, senza rendersi ridicoli partecipando a presidi di frange estremistiche, che fomentano odio definendo il presidente Fontana ‘assassino’. Dopo quest’ennesimo scivolone – conclude – mi auguro che i 5Stelle prendano le distanze da Fumagalli in maniera chiara e netta, con provvedimenti concreti”.
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