Settembre, come legame ideale con la Stagione estiva, è dedicato a rassegne e collaborazioni storiche; da ottobre prende il via la nuova programmazione. Quattro produzioni del Piccolo Teatro si distribuiranno nei tre mesi invernali. Una prima assoluta, Edificio 3, con la regia di Claudio Tolcachir (Teatro Studio Melato, 1-23 dicembre). Già apprezzato dal pubblico milanese per Il caso della famiglia Coleman ed Emilia, andati in scena al Teatro Grassi, l’autore e regista argentino dirige per il Piccolo una compagnia italiana e declina, nella nostra lingua, uno dei suoi intrecci più tipici, surreale e commovente. Delle Storie di Stefano Massini, l’estate al Chiostro aveva dato un’anteprima. La sua rabdomantica narrazione si muove nel cerchio del Teatro Studio (20-25 ottobre), su un tappeto musicale intessuto dai complici Paolo Jannacci, al pianoforte, e Daniele Moretto, alla tromba. Fausto Russo Alesi ripropone, nel centoventesimo anniversario di Eduardo, Natale in casa Cupiello (Teatro Studio, 7-22 novembre): un capolavoro che l’attore e regista, in un tempo ancora segnato dall’isolamento forzato, sceglie di ripercorrere in solitudine, facendosi strumento di tutte le voci e trasformando la commedia in un assolo. Torna anche La tragedia del vendicatore (Teatro Strehler, 17-23 dicembre), prima regia in lingua italiana di Declan Donnellan e sua prima collaborazione con il Piccolo. Salutato fin dal debutto da un successo straordinario, lo spettacolo ha trovato, alla vigilia della chiusura imposta dall’emergenza sanitaria, la “consacrazione” internazionale sul prestigioso palcoscenico del Barbican di Londra ed è pronto a riprendere il suo viaggio, di nuovo anche in Europa. Lo spettacolo sarà ripreso e registicamente reimpostato per renderlo compatibile con le norma sanitarie vigenti.
Tra le ospitalità italiane, artisti cari al Piccolo, molti dei quali protagonisti della Stagione estiva, come Paolo Rossi, Michele Serra, Lella Costa, Massimo Popolizio, Davide Enia, le marionette dei Colla. Ma anche, tra gli altri, Franco Branciaroli, Fabrizio Gifuni, Lino Musella, Andrea Renzi. Nei mesi di ottobre e dicembre, il Piccolo apre le porte a due teatri milanesi, il Teatro i e il Teatro della Cooperativa. Le presenze internazionali, oltre alla tradizionale anteprima autunnale del Milano Flamenco Festival, contemplano due spettacoli caratterizzati da una prepotente fisicità e commistione di linguaggi: l’ultima creazione di Ersan Mondtag, per la prima volta al Piccolo, De Living, realizzato per il teatro belga NTGent, diretto da Milo Rau, che sarà presente nella seconda parte della Stagione del Piccolo. E Là della compagnia Baro d’evel, duo franco catalano, tra le espressioni più interessanti del circo contemporaneo, per la prima volta al Piccolo. Tra le collaborazioni preziose che si rinnovano ogni anno: Tramedautore che festeggia i suoi vent’anni con un’edizione dedicata ai ‘cittadini senza stato’, il Festival MIX e la sua ricerca instancabile intorno all’identità in movimento e trasformazione, e NEXT, il progetto di Regione Lombardia, in collaborazione con Fondazione Cariplo che porta al Piccolo due spettacoli e due giovani compagnie: Non un’opera buona, del collettivo servomutoTeatro e Sogno americano Chapter1#ray, del gruppo milanese Teatro del Simposio.

Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.
W il teatro che deve continuare.
Auguri a tutte le maestranze e attori.
Noi spettatori siamo pronti