«La sinistra ha una forte capacità di orientamento della magistratura e a volte ti viene anche da pensare che la stampa non sia libera», dice Palamara alla sua prima uscita in pubblico, in una serata a Sabaudia. L’ex presidente dell’Anm aggiunge: «Mi sono pentito, se tornassi indietro non rifarei le stesse cose»
Parafrasando le parole di Palamara: la sinistra ha una forte capacità di orientamento nella costruzione del pensiero a suo giudizio politicamente corretto, senza se e senza ma.
Ha molte capacità: demonizzare l’avversario, denigrare chi è scomodo, ribaltare la verità, tacere se è opportuno, diventare convesso e concavo per compiacere e allearsi anche con il diavolo se porta voti. Un tempo ha difeso assassini o mandanti in profumo di piombo, ha distribuito poltrone e poltroncine, crea tuttora i presupposti, dopo anni di giochi di palazzo, per mantenere il potere attraverso le strategie a cui si inchinano in tanti. Anche Palamara. Con la compiacenza della maggioranza dei giornali fieramente militanti a sinistra. Gli esempi sono ormai cronaca. L’ottusa sordità autoreferenziale, una realtà quotidiana. L’autocritica una parola da aborrire. Forse c’è una legge divina per cui la casta privilegiata di una sinistra senza idee debba fare l’eventuale somma dei voti non importa con chi, per sperare di vincere?
Ma quanti Palamara può giostrare, la sinistra?

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano