Serve una guida preventiva, un vademecum insomma per i clandestini che arrivano a Milano con mille aspettative negli occhi. Mi offro per la distribuzione in stazione Centrale e se necessario per darne un’esauriente illustrazione.
Innanzitutto chiariamo: gli italiani non sono un popolo di m…, ma anzi hanno un cuore e si commuovono davanti a storie di povertà, di pericolosi attraversamenti in mare ecc. Almeno un ringraziamento all’Italia penso sia obbligatorio.
Siete voluti venire a Milano? Ecco che subito la città vi accoglie in stazione Centrale con un degrado, creato da vostri connazionali o quasi, in cui potrete accomodarvi, ma potete anche scegliere tra spaccio e furti, elemosinare o diventare parcheggiatori abusivi o venditori improvvisati. Perché sia chiaro che, dopo tante roboanti parole di sindaco e amministrazione cittadina, sarete abbandonati al vostro destino, nelle cantine occupate abusivamente a vivere come topi, nei sottopassi allagati, nei parchi, dove comunque potrete lavarvi, defecare, inveire, aggredire.
Chi vi ha invitato vi ignorerà, vi tollererà e voi avrete un largo margine per dedicarvi alle risse e alle aggressioni gratuite. Ed è inutile chiedere udienza a Sala che non spreca certo il suo tempo con problemi di integrazione e poi… in questo periodo è al mare.
Una cosa però deve essere chiara: gli addetti ai servizi non meritano insulti, morsi o sputi, non è loro la responsabilità delle contraddizioni ideologiche della giunta rossa. Così è se vi piace.