Nelle terre assolate della Toscana, Sala cura pubbliche relazioni e sogni, mentre Milano taglia il nastro di nuovi primati, che indubbiamente non preoccupano il suo mondo dorato. E quella voglia pervicacemente perseguita, con la volontà di un’ideologia miope, che riguarda piste ciclabili e affini, diventa una medaglia alla sua supposta intelligenza. Ma c’è un però che riguarda l’umana pratica di bici e monopattini votata all’anarchia, ad un progetto frettolosamente messo in atto, discontinuo, ben lontano a tratti da una seria fattibilità. Risultato? Incidenti, scontri, schianti da incubo. Più di 26 incidenti al giorno. Quasi 190 alla settimana. Di cui poco meno della metà con bici o monopattini coinvolti. Sono i numeri che certificano la pericolosità delle strade di Milano per automobilisti, ciclisti e “monopattinisti”. Normare la situazione, ripensare alla necessità? Sala si gode il mare. Riferisce Il Giorno “Una recente indagine del Codacons, analizzando prezzi e tariffe di beni e servizi a giugno, ha messo in evidenza come Milano abbia il non invidiabile primato, anche nella fase post-Covid, di essere la città con il più alto costo della vita nel Belpaese. Per acquistare frutta, verdura, carne e pesce sotto la Madonnina si spendono 109 euro – la cifra più alta in assoluto – mentre per fare la spesa degli stessi prodotti a Napoli bastano circa 72 euro e in media nella Penisola 87 euro” Sì, certo, i prezzi di frutta e verdura sono raddoppiati all’ingrosso quando è partito il lockdown e di conseguenza anche al dettaglio. Rimane la constatazione che, con la crisi in atto, mangiare diventa un lusso. Ma la preoccupante e silenziosa ascesa dei nuovi poveri è vertiginosa. Il mondo del bisogno trova negli istituti di carità un aiuto, ma la precarietà e la responsabilità per il futuro annebbia dignità e speranza. Il welfare per questa classe sociale? Praticamente inesistente e posticcio perché incompresa la fragilità di chi ha perso un lavoro, di chi è costretto a chiudere un’attività, di chi rimane senza casa. I “nuovi poveri” che si sono rivolti per la prima volta alla Caritas (nella foto una mensa per indigenti), sono prevalentemente italiani, che si sono trovati in seria difficoltà socio-assistenziale per la prima volta nella loro vita. Scrive Caritas “Se è possibile evidenziare almeno una lezione appresa dall’emergenza del Covid, questa si individua proprio nella capacità di lavorare insieme ad altri, nella convinzione che, in un mondo complesso come quello che ci è stato lasciato dopo il disastro, da soli non si va da nessuna parte e che uno sforzo di collaborazione consente di raggiungere risultati migliori e certamente inaspettati.” Sala è fiero di questi primati?

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano