Il 14 agosto il sottomarino Enrico Toti compie 15 anni dall’arrivo al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia

Cultura e spettacolo

Alle ore 06.30 di mattina, il sottomarino ha varcato la soglia di Via Olona. Oltre 150.000 persone ne seguirono il trasporto lungo le vie di Milano- Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci.

Il 14 agosto è una data storica per il Sottomarino Enrico Toti, uno degli highlights del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia che celebra15 anni dall’arrivo al Museo. Alle ore 06.30 del 14 agosto 2005, accolto da oltre 150.000 persone che ne hanno seguito il trasporto lungo le vie di Milano, il celebre sottomarino ha varcato le porte di Via Olona alla volta di quella che sarebbe stata la sua destinazione finale e lo avrebbe reso uno degli oggetti più ammirati tra le collezioni del Museo.

Varato nel 1967, il Toti (S 506) è stato il primo sottomarino costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. E’ un SSK (Submarine-Submarine Killer), ovvero un sottomarino destinato a localizzare, intercettare ed eventualmente distruggere altri sottomarini e, in particolare, i grandi lanciamissili a propulsione nucleare, una delle armi più temute del blocco sovietico.
La classe Toti era composta da battelli di piccole dimensioni, adatti al Mediterraneo, e caratterizzati da sistemi tecnici avanzati (siluri filoguidati con testata autocercante). Per un sottomarino cacciatore come il Toti, gli “occhi” erano indispensabili: un dispositivo capace di emettere e ricevere onde ultrasoniche (impianto idrofonico-ecogoniometrico) permetteva di localizzare gli oggetti subacquei.
Dal 2005 il Toti afferisce all’esposizione Trasporti Navali ma a causa delle sue dimensioni è esposto nelle aree esterne del Museo.

Il suo straordinario viaggio attraverso le campagne lombarde è iniziato da Cremona l’8 agosto alle ore 21 per arrivare, la sera dell’11 agosto a Milano, dopo aver percorso 93km a bordo di un eccezionale carrello lungo più di 60 metri con 30 assi e 250 ruote pneumatiche. Entrato dalla Tangenziale Est, dopo aver passato i due ponti mobili in via Rogoredo e piazza Mistral, ha raggiunto via Toffetti da cui è ripartito la sera del 13 agosto per percorrere gli ultimi 7km in mezzo alla città e dirigersi alla volta del Museo di cui, alle 06.30 della mattina del 14 agosto, ha varcato i cancelli ed è stato collocato con la prua verso l’interno e l’elica rivolta su via Olona. Nei giorni successivi, il battello è stato alloggiato sulle due piastre d’acciaio, posizionate all’altezza del terreno, che ancora oggi sostengono le sue 340 tonnellate.

I NUMERI DEL TOTI
Varo: 12 marzo 1967
Lunghezza: fuori tutto m 46,2
Larghezza: m 4,75
Velocità: 9,6 nodi in superficie | 14 nodi in immersione
Equipaggio: 4 Ufficiali e 22 Sottufficiali, Sottocapi e Comuni
Ultima missione: 1997 ma è rimasto in marina fino al 1999
Partenza da Cremona: 8 agosto 2005 h 21.00
Arrivo al Museo: 14 agosto 2005 h 6.30 di mattina
Km percorsi da Cremona al Museo: 93km
Persone coinvolte nel trasporto: oltre 500
Dati carrello di trasporto: 250 ruote e 30 assi
Inaugurazione visite: 7 dicembre 2005

IL DOCUMENTARIO DEL SUO AFFASCINANTE VIAGGIO
L’eccezionale trasporto del Toti è raccontato nel documentario TV “Aldilà del mare – il sottomarino S-506 Enrico Toti e il suo museo” di Dario Barezzi e Giosuè Boetto Cohen, prodotto dal Museo nel 2005. Sotto alcune scene dell’arrivo a Milano:

  • da Cremona attraverso le campagne lombarde

https://www.dropbox.com/s/8fpp328e8xy2b32/Video-04-30-20-Viaggio-Sottomarino-Toti-1.mp4?dl=0

  • l’attraversamento di Milano

https://www.dropbox.com/s/wgynuct36anflxi/Video-05-07-20-Viaggio-Sottomarino-Toti-2.mp4?dl=0

  • la posa sulle selle

https://www.dropbox.com/s/iwndctjuaacjw1u/Video-05-14-20-Toti-messa-sulle-selle.mp4?dl=0

IL PERCORSO TRA LE VIE DI MILANO
Il Toti ha percorso 7 km da via Toffetti a via Olona (Museo). È passato lungo via Bonfadini attraversando due passaggi a livello e subito dopo ha effettuato un “dietro front” invertendo il senso di marcia e viaggiando con l’elica in avanti. Il convoglio ha transitato poi lungo via Varsavia, via Cadibona, via Molise (controviale imboccato contromano), via Monte Ortigara, via Anfossi, via Vicenza. All’ingresso nella circonvallazione, in viale Regina Margherita è stato fatto il secondo e ultimo “dietro front”. Il convoglio si è diretto per alcune decine di metri verso piazza Cinque Giornate, per riprendere il cammino verso il Museo con la prua di nuovo in avanti. Il viaggio è proseguito lungo viale Caldara, piazzale Medaglie d’Oro, viale Filippetti e viale Beatrice d’Este. L’ultima parte di percorso ha riguardato piazza XXIV Maggio, viale D’Annunzio, piazzale Cantore, viale Papiniano. Infine, svolta a destra per piazza Sant’Agostino e avanti in via Olona.
Sul fronte dell’attraversamento dei quattro punti critici (via Rogoredo e piazza Mistral; via Anfossi-via Varsavia e viale Gian Caleazzo-via Aurispa) i tecnici che si sono occupati del trasporto hanno deciso di utilizzare una gru da 120 tonnellate più una seconda d’appoggio che si sono affiancate alle quattro più piccole (55 tonnellate), per garantire una maggiore sicurezza e soprattutto una maggiore velocità nel montaggio/smontaggio dei ponti mobili e il loro trasporto da un punto all’altro della città.

I NUMERI DEL PERCORSO TRA LE VIE DI MILANO
Rimozione o spostamento Semafori: 22
Rimozione o spostamento pali illuminazione: 44
Rimozione cavi aerei Atm: 8 strade-incroci
Rimozione e ricollocazione cordoli in pietra: Ml 790
Disfacimento e rifacimento pavimentazioni stradali: Mc 3.590
Sbarramenti: Ml 1.450
Rimozione e posa guard-rail e new jersey: Ml 172
Rimozione e posa segnali stradali: 95

CURIOSITÀ: DIFFERENZA TRA SOMMERGIBILE E SOTTOMARINO
Tra sommergibile e sottomarino esiste una differenza sostanziale anche se spesso le due parole vengono usate come sinonimi. Il sommergibile è un battello in grado di immergersi ma ottimizzato per la navigazione in superficie. Un sottomarino è invece utilizzato per la navigazione in immersione. Il Toti è tecnicamente un sottomarino. La capacità di immergersi rappresenta l’innovazione più importante nella storia della navigazione. Un sommergibile può essere utilizzato per scopi militari o civili come la ricerca mineraria e biologica. I vantaggi del suo impiego variano in relazione a quattro parametri: profondità raggiunta, autonomia di immersione, velocità e silenziosità.

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