Mentre si gode le ferie al mare, Beppe nostro non ci lesina sorprese. A braccetto di un improbabile Grillo, discute dei destini del mondo. Milano ormai gli va stretta, ma non riesce a darsi ancora una dimensione diversa. Così, annoiato, si diverte a tirare in acqua sassi. Mentre, ovviamente, la città va allo sbando. Dello stesso parere è il sempre attento consigliere di municipio 7 Franco Vassallo:
“Sala “il Baro” continua nel suo doppio gioco.
Continua ad affermare la sua indecisione alla candidatura a sindaco, poi sentendosi scaricato dai suoi stessi “compagni” e tallonato da Majorino, il Che Guevara della Bovisa, ha ben pensato di rivolgersi a centri sociali e per non farsi mancare nulla al coerente Grillone, l’uomo dagli ideali indiscutibili.
L’incontro tra i due Bepponi è solo il primo, il prossimo avverrà sicuramente a San Valentino magari a cena presso il Derby, sì proprio lì in quel locale storia del Cabaret milanese e rampa di lancio di noti artisti, ora desolatamente occupato dai centri sociali.
Caro Beppone Bottazzi, Grillo dovresti portarlo nelle periferie in quelle aree da te tanto decantate nel programma e dimenticate a se stesse nei fatti.
Ed è a loro che dovresti rivolgerti, sì proprio a loro agli abitanti della periferia, pronunciando la famosa frase “Mi dispiace, ma io so’ io …e voi non siete un..:”.
La gestione sinistroide della ditta Pisapia & Sala è stata la peggiore nella storia di Milano.
Un altro quinquennio di questa gestione, porterebbe la città in un tunnel senza via d’uscita, con le casse vuote e fortemente indebitata (vista la smania di Sala di contrarre nuovi debiti), ma sopratutto una città senza regole.
Ci sarà tanto da lavorare molto, dobbiamo recuperare almeno 10 anni di arretrati.”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,