Milano chiede ascolto, partecipazione, non piste ciclabili

Milano

Un Ferragosto anomalo. Nel deserto delle principali vie del centro i turisti sono assenti, i pochi alberghi aperti sono vuoti. Il crollo del commercio è evidente, la Confcommercio giudica l’aver promosso i saldi in agosto negativo, la città pare sospesa con un punto interrogativo finale. Molti fra quelli rimasti a casa spesso vivono nelle periferie, dove tuttavia le attività, potendo, sono rimaste aperte Sandro Castaldo, docente di Economia e gestione delle imprese in Bocconi, esamina un altro aspetto e dichiara al Corriere: «I residenti spendono molto meno dei turisti. Comprano poco nei negozi, non vanno certo tutti i giorni al ristorante o al bar. Hanno un budget più contenuto. In questo senso, anche se in termini numerici compensano l’assenza di visitatori da fuori, sono meno visibili, semplicemente perché generano un minor giro d’affari».

L’incertezza sembra aver fatto ripiegare su se stessi i milanesi che lavorano, spesso da casa. Non è un’autoemarginazione, ma una forma di autoprotezione. In questi momenti un’attenzione particolare del Sindaco servirebbe. Non si vince facendo la somma di ipotetici alleati: grillini, centri sociali, gay ecc. Da Avvenire la nota “…offrire un pasto alle persone in difficoltà non basta. Serve un aiuto per andare oltre l’emergenza. Non calato dall’alto, ma condiviso dentro una relazione di prossimità e incontro. Per questo, come Opera San Francesco, abbiamo deciso di costituire un fondo per dare, ai nostri poveri, un sostegno economico per i mesi duri che ci attendono, ma anzitutto per offrire un’occasione di ascolto e dialogo.”

E comunque Il Pane Quotidiano annota l’aumento dei bisognosi, come d’altronde tutti i centri di Carità.

Ma sembra che a Milano interessino le piste ciclabili e l’urbanistica tattica: Sala ne ha parlato anche con Grillo? Siamo a Ferragosto, ma le sorprese non mancano. Scrive Stefano Bolognini a Libero “Caro Direttore, mi piace pedalare per le strade della nostra bellissima città e non ho nulla contro le piste ciclabili, ma, tra le tante, quella recentemente tracciata in Corso di Porta Nuova è davvero inutile e pericolosa. Tanto per cominciare, in un colpo solo sono state eliminate tutte le strisce blu che servivano agli utenti dell’ospedale Fatebenefratelli e sono state ridotte da due a una le corsie della carreggiata. Davvero geniale, perché se è vero che ora, in agosto, il traffico è al minimo e la pista ciclabile non crea particolari problemi, non ci vuole Nostradamus per prevedere che, nel giro di qualche settimana, alla ripresa delle attività in settembre, inevitabilmente si creeranno ingorghi e caos per via del traffico”

E’ questa la Milano sfilacciata di un Ferragosto senza idee.

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