Solo e con scarsissime risorse economiche, un anziano ha chiamato il pronto intervento chiedendo aiuto perché era da giorni che non mangiava. La sala operativa della questura di Agrigento lo ha tranquillizzato e ha inviato una pattuglia delle Volanti per vedere come fosse realmente la situazione. Prima di raggiungere l’abitazione dell’anziano però la pattuglia ha fatto una piccola deviazione; in un supermercato gli agenti hanno comperato beni di prima necessità, parte dei quali offerti dal proprietario del supermercato che, incuriosito dagli acquisti degli agenti, aveva chiesto la destinazione del materiale. Arrivati a casa dell’anziano, gli agenti hanno rincuorato l’uomo consegnando la spesa e passando qualche minuto in sua compagnia. I costi di bollette e affitto erano stati così alti da non permettere all’uomo, con la scarsa pensione percepita, di poter acquistare cibo per le proprie necessità. Ridata fiducia al pensionato gli agenti hanno interessato immediatamente i servizi sociali per fornire il necessario sostegno. La Polizia di Stato racconta la cronaca di un episodio avvenuto ad Agrigento, ma purtroppo ne abbiamo annotati altri in altre città, con lo stesso denominatore: la povertà. E non è solo la conseguenza della pandemia, ma l’ennesima accusa contro uno stato che non risolve le abissali disuguaglianze sociali in questo Paese.
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