Non si giudicano le ministre, anche se incapaci: sono donne, di sinistra, politicamente corrette

Attualità

Che orrore il settarismo del politicamente corretto, del silenzio a protezione di fatti di estrema rilevanza, dell’ideologia come corazza, dell’autogiustificazione aprioristica, della pochezza triviale di alcune affermazioni. Che orrore avere lo sguardo del pregiudizio sempre e comunque, decidere che ogni azione mirata a deridere o condannare l’avversario sia garantita dall’appartenenza ad una parte politica. Che orrore dividere la società in donne e uomini per attribuire valori e incapacità, per difendere povere vittime solo perché appartengono al genere femminile. Essere donna non è sinonimo di intelligenza, visione politica, competenza. Da donna posso anche dire purtroppo, ma la società è complessa e costituita da persone più o meno valide. La deputata Boldrini sventola la bandiera contro gli hater che insultano la ministra Azzolina con veemenza, con la forza dei media, con l’autorità che presume di possedere. Ma nessuna barricata per le sediate contro Salvini, ad esempio, e neppure per le offese via web, che il “gaglioffo” e lo “zoo” del centrodestra hanno incassato (definizioni della Fornero). Come contraltare agli sbarchi senza fine, agli eventuali contagiati o simpatizzanti Isis che arrivano, alle proteste di residenti e sindaci, al sorgere di focolai nei centri d’accoglienza, si parla di Briatore e di Santanchè, di furti di gatti, e naturalmente della festa dell’Unità a Bologna. Musumeci? Chi era costui? Sui giornaloni, naturalmente non trova spazio. Ma la ministra Lamorgese è donna, di sinistra, intoccabile. Eppure l’incapacità è palese, per chi sa vedere. Osserva Il Giornale “Se sei donna non puoi essere criticata per il tuo operato. Sembra questo il messaggio che emerge da quanti si sono sollevati in rivolta per un sondaggio social senza alcuna valenza, facendo forse del sessismo inverso allo scopo di tutelare a prescindere i ministri citati. O forse dovremmo usare la forma politicamente corretta più in voga adesso, ministr*? L’operato della Bellanova, della Azzolina, della Lamorgese e della Fornero è sotto gli occhi di tutti e gli errori grossolani compiuti come titolari di dicastero sono innegabili. Lo sarebbero anche se fossero uomini.”

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