Incredibile la retromarcia dell’Assessore Tasca: dopo aver annunciato a Luglio che negozi ed esercizi non avrebbero pagato Tari per i periodi in cui sono rimasti chiusi, ieri annuncia che vi sarà uno sconto tra il 10% e il 15%. Una bazzecola.
La Tassa Rifiuti ( Tari ) può e deve essere ridotta maggiormente. Gli esercizi pubblici, gli alberghi, i negozi sono rimasti chiusi 4 mesi e per almeno tutto il 2020 produrranno meno rifiuti perché è diminuita la loro attività. Assurdo che il Comune faccia la cresta su rifiuti mai prodotti dagli esercizi e mai raccolti da Amsa. Questo accade perché il Comune impone alle imprese contribuenti un calcolo presuntivo perché non è stato capace di adottare in questi anni una più moderna tariffa basata sulla misurazione dei rifiuti effettivamente prodotti (da quanto si parla di contenitori coi microchip?). Non si creda alla favola che per abbassare la Tari alle imprese bisogna alzarla alle famiglie. Basta ridurre la spesa che il PEF (il Piano Economico Finanziario del Comune) ha destinato ad Amsa, in maniera molto generosa.
Ci sono i margini per applicare uno sconto del 50% ad alcune categorie ( ad esempio pubblici esercizi, hotel, locali notturni ) tanto più che nel 2019 Amsa ha fatto utili pre tasse per 20 milioni: il Comune rinunci a ottenere dividendi, riduca il PEF ( cioè il costo del servizio Amsa ), dia un aiuto concreto alle imprese. Ricordo a titolo esemplificativo che un esercizio pubblico paga a Milano dai 5 ai 15.000 euro di Tari l’anno.
Spieghiamo alla sinistra un concetto elementare: i tagli alle tasse sono più efficaci dei sussidi e dei bandi comunali perché producono effetti immediati non dopo estenuanti procedure e conseguenti attese. In questo caso lasciano migliaia di euro di liquidità nelle casse di imprese che rischiano di chiudere.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.