Il no del consiglio regionale su una mozione di sfiducia “molto inconsistente” ha “confermato la compattezza di questa maggioranza e quindi sono assolutamente soddisfatto”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato il risultato del voto dell’aula del Pirellone che ha respinto a larga maggioranza (49 voti contrari contro 29 a favore) la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dai partiti di opposizione.
“La maggioranza – ha aggiunto il governatore – ha dato risposte molte chiare a tutte le presunte contestazioni. Oggi abbiamo perso un po’ di tempo, adesso dobbiamo ricominciare a lavorare alle cose che servono ai nostri cittadini” Anche Comazzi in una nota commenta “Ora che il consiglio regionale ha respinto la ridicola mozione di sfiducia della minoranza, gli esponenti del M5S possono stare tranquilli: non dovranno aggiornare il curriculum e cercarsi un nuovo lavoro” afferma ironico Gianluca Comazzi, capogruppo di FI in Consiglio regionale, commentando la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione (a eccezione di Italia Viva) nei confronti del governatore Fontana. A detta dell’azzurro, Pd e M5S hanno presentato un documento “pasticciato e confuso, che la nostra mozione ha smontato pezzo per pezzo con una dettagliata ricostruzione di tutti gli errori del Governo Conte nella gestione della pandemia. Dispiace – prosegue – che ancora oggi si ricorra a bieche speculazioni politiche sulla pelle dei lombardi, che nei mesi più critici hanno perso il lavoro, la serenità, gli affetti più cari. Per mesi i grillini hanno dipinto la nostra Sanità come un sistema marcio, per poi scoprire che Rocco Casalino è volato a Milano apposta per operarsi: siamo alla commedia dell’assurdo. La verità – afferma Comazzi – è che Regione Lombardia è stata lasciata sola, e ha dovuto cavarsela con le sue sole forze. Per questo – continua – auspichiamo che presto venga fatta chiarezza sulle gravi responsabilità di questo Governo di incapaci. E a quel punto – conclude – non basteranno le scuse a lavare via tutto il fango che Pd e M5S hanno gettato addosso alla Regione, alla nostra sanità e a tutti i lombardi”.
La giornata era stata preparata con la grancassa del Centro sociale CARC e l’immancabile striscione “Fontana assassino” al grido di “Commissariamento popolare. Cacciano dalla Regione i servi di Confindustria e costruiamo il nuovo potere delle masse popolari”. Una farsa che non fa ridere.
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