È stato pubblicato, e resterà aperto per tre anni, l’avviso per la ricerca di sponsorizzazioni tecniche per realizzare progetti di rigenerazione urbana di spazi pubblici in città. Il bando pubblico recepisce le linee di indirizzo varate dalla Giunta a fine maggio per regolare gli interventi dei privati negli spazi pubblici. Lo comunica palazzo Marino. Per spiegare meglio il bando precisa “I soggetti proponenti dovranno progettare e realizzare l’intervento assumendone oneri, costi e imposte connessi, compreso il collaudo delle opere e l’eventuale manutenzione per tutto il periodo del contratto di sponsorizzazione. Inoltre dovranno progettare e realizzare i manufatti relativi alle esposizioni promozionali di marchio/brand e concordare un piano di comunicazione con l’Amministrazione comunale.” Insomma la fattibilità e i costi sono a carico dei proponenti, esecutori e ripetenti delle strategie del comune. E così da un’idea anche virtuosa di commistione tra pubblico e privato, il bando chiede soprattutto dei replicanti di asfalti colorati e piste ciclabili.
Per intendere bene, se ho inteso, occorre inserirsi nei tracciati di indirizzo del Comune, abbracciare l’ideologia green con piste ciclabili e urbanistica tattica. Le proposte di sponsorizzazione tecnica dovranno contenere i dettagli di progettazione ed esecuzione di interventi di riqualificazione, rigenerazione e valorizzazione urbana di spazi pubblici della città, come vie, piazze, parchi etc. Il comune, grande fratello, tiene saldamente il pallino: è praticamente una richiesta di fondi.L’avviso è finalizzato ad esplorare il mercato e ad individuare proposte di sponsorizzazione da parte di privati. Ma soprattutto – spiega il Comune – mira a chiarire che gli operatori dovranno perseguire strategie in linea con le normative ambientali di settore e con le politiche di sostenibilità ambientale (compresa la mobilità sostenibile) promosse ed attuate dal Comune di Milano. La grande assente è la creatività, la soluzione che sia anche rispettosa delle esigenze delle persone. Il bando evidenzia “I progetti dovranno osservare il mantenimento della natura pubblica degli spazi e favorirne l’accessibilità da parte di tutti i cittadini. L’Amministrazione intende privilegiare infatti interventi che valorizzino il riassetto urbano, l’estensione dei marciapiedi, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e l’introduzione di piste ciclabili.” Ma perché Sala non ha seguito queste regole?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano