Sala lancia la sfida al Centrodestra? Così pare, sfruttando una politica di attendismo per verificare se la sua capacità di Sindaco sia comparabile alle capacità del candidato avversario? Una sfida, quasi che la scelta del centrodestra sia una scelta titanica. Questa sicurezza di aver profettato una Milano da primato, la supponenza di aver ottemperato ai suoi doveri in modo ineccepibile, fanno parte di una sfida che va al di là di una sana visione della realtà. E non vorrei ripetere la solita litania della molto parziale visione della città.
“Il centrodestra è alla ricerca di spazi in cui dire qualcosa di diverso, ognuno fa la sua parte e io parlo con rispetto di tutti. Dico che il nostro progetto di città è chiaro, può essere discutibile, e su quello chiamerò Milano a un confronto e spero proprio che non sia solo con quelli che sono dalla mia parte ma con la città. Il punto è qual è il progetto del centrodestra, ho sentito dire da esponenti della Lega che a ottobre si saprà il loro candidato, prima doveva essere settembre, per carità lo stesso si può dire di me, dovevo dirlo prima. Non è un problema di attendismo però vediamo se davvero a ottobre avranno un candidato, mi pare che abbiano una rosa da cui scegliere. Beati loro” Parole, parole. I confronti di Sala sono stati spesso un flop (vedasi riapertura dei Navigli), l’ironia sui tempi voluti dal centrodestra per decidere è incomprensibile di fronte al suo dico, ma soprattutto non dico, il suo progetto ha l’incognita di quali colori scegliere per dipingere l’asfalto, ma per il resto è chiaro per tutti che di manutenzione, di valorizzazione dell’esistente, non si parla.
Sottolinea che “Molti commercianti in quelle che chiamiamo periferie hanno lavorato anche di più con l’apertura che abbiamo dato sui tavolini all’aperto. In questo momento sta soffrendo pesantemente il centro ma questo a Milano, Parigi, Londra. C’è più movimento ma ancora tanta sofferenza” Ma ha visto Sala i negozi, le attività in periferia chiuse? Il Centro, centrale nei suoi pensieri, purtroppo non accoglie i turisti, i lavoratori che oggi lavorano a casa e il distanziamento obbligato ha decimato anche i patiti dell’arte, ma che cosa è stato fatto per affiancare concretamente gli albergatori o i ristoratori? Abbandoni le sfide: il Centrodestra saprà scegliere chi ama la città, chi rispetta la dignità di tutti, chi favorirà il lavoro, chi farà di Milano un’oasi di pulizia, di ordine in cui possano coabitare lo slancio commerciale e la sopravvivenza dignitosa nel quotidiano.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
il Centrodestra saprà scegliere chi… soprattutto cancellerà i disastri viabilistici dei sinistri ciclopici.