Don Roberto Malgesini, lo hanno trovato coperto di sangue, col corpo martoriato dalle coltellate.
Così riferisce Il Giornale “La più crudele, quella fatale, lo ha colpito al collo. Una vita passata ad aiutare gli ultimi (e i migranti) spezzata a 51 anni da un tunisino senza permesso di soggiorno, precedenti alle spalle e – soprattutto – diversi ordini di espulsione mai eseguiti.”
“A prescindere da quanto è successo a Como, su cui aspettiamo si faccia luce, una preghiera per don Roberto, martire che ha dedicato la vita agli ultimi ed è stato barbaramente ucciso. L’odio purtroppo ha vinto sulla bontà, sull’altruismo, sulla generosità”. Lo ha scritto su Twitter il deputato della Lega, Paolo Grimoldi.
“Che cosa orrenda la strumentalizzazione del partito dell’odio della morte di don Roberto Malgesini. Che squallore. Che vergogna”. Lo ha scritto su Twitter Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Partito democratico, commentando le polemiche a seguito del delitto di don Roberto.
Don Roberto “un martire di strada”. Così il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, da cui dipendeva don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso mattina a Como da un senzatetto con problemi psichici che poi si è costituito. “Siamo umanamente colpiti dalla morte per assassinio di Don Roberto, ma viviamo intensamente nella fede questo drammatico lutto nel giorno in cui celebriamo la memoria di Maria Addolorata. Un giorno importante – dice il vescovo – anche perché ricorre l’anniversario della morte di padre Puglisi. I santi si rincorrono. Sono convinto che don Roberto sia stato un santo della porta accanto, per la sua semplicità, per l’amorevolezza con cui è andato incontro a tutti, per la stima che ha ricevuto da tanta gente anche non credente, per l’aiuto fraterno e solidale che ha voluto dare a tutti in questa città che ha tanto bisogno di imparare la solidarietà. Don Roberto ha svolto il suo ministero in una dimensione veramente pastorale, si è donato a tutti, mi diceva spesso ‘I poveri sono la vera carne di Cristo’”.
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