Milano è sporca e si vergogna. Sicuramente soffre per tanto abbandono e incuria, ma ha un Sindaco che si occupa di grattacieli, di giochini nelle piazze dipinte, di imperiosi monologhi social, di promesse con il sapore dell’opportunismo, quasi che il milanese non vedesse e non fiutasse. Giustamente Carlo Franz osserva nel suo blog “Milano, la grande Milano, la Milano europea, dov’è? Dovremmo dire, c’era una volta Milano. Milano non è più oggi la grande Milano! Visto che vivo ormai da quarant’anni a Milano, dirò che una Milano così imbruttita e sporca, per non dire lercia, non l’avevo mai vista. Tutto ciò grazie alla giunta di Sinistra diretta dal Sindaco Sala. Di questo passo meglio andare a vivere a Il Cairo o a Istanbul. Il degrado nella capitale economica italiana è alle stelle. E badate bene, non lo si nota a Quarto Oggiaro, alla Comasina o a Corvetto, lo si nota nel pieno centro della città. Proprio in Piazza San Babila. I topi sono il segnale più forte del degrado. E non si tratta di un topolino che si è sperduto fra le vie cittadine, ma di colonie di ratti che qui hanno nidificato, ovvero di decine di animali di una certa stazza che girano tra le persone sedute sulle panchine e tra chi passeggia.”
Ed ecco le segnalazioni più significative “Record di topi a Milano. Cinque milioni di topi vivono nel sottosuolo di Milano. Diverse le segnalazioni che sono giunte in queste settimane anche all’associazione Aidaa ed al telefono amico, prevalentemente da persone che ci chiedono cosa fare quando incontrano un topo (nel caso specifico “pantegane”) sulla loro strada. Negli ultimi giorni le segnalazioni si sono moltiplicate e colonie di topi a spasso sono state avvistate sia in Piazza Firenze, Via Montefeltro, Via Malaga, vicino al sottopasso di via Cassala. Una colonia che viene all’aperto tutte le sere in cerca di cibo è quella dei topi che vivono in piazza Sigmond Freud a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Milano porta Garibaldi, qui i topi belli pasciuti, pasteggiano ogni sera nei cestini dell’immondizia. L’ultima segnalazione in ordine di tempo riguarda infine la presenza di una colonia di pantegane nei giardini di Piazza Prealpi, ed in via Vallagrina a Quarto Oggiaro qui pero’ si tratta prevalentemente di topi di campagna.”
A tutto questo si affiancano come “perle” di sporcizia e di incuria nell’ufficio matrimoni di via Larga, i funghi che crescono in libertà. Sono stati visti e fotografati in uno degli spazi aperti al pubblico, dove le coppie vanno a prenotare la data delle nozze. «Prosegue la ventata naturalista del Comune di Milano», ha commentato il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino Fabrizio De Pasquale, «Dopo i topi in San Babila ecco i funghi nell’ufficio matrimoni di Via Larga. Non solo i cittadini devono aspettare mesi per i più banali documenti, ma quando finalmente ottengono l’appuntamento sono ricevuti in ambienti privi di qualsiasi igiene e manutenzione». Il dilemma amletico è uno solo: saranno commestibili o velenosi? Conclude Carlo Franza “Ecco la Milano del terzo millennio. Il degrado passa attraverso mille luci. La giunta Sala ha ormai da tempo ha abbandonato la città a se stessa, in una sofferenza senza fine.”
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano