Oggi la farsa del processo a Salvini ha inizio e la sinistra si schiera con gli antagonisti e le femministe ultrà

Attualità

Una farsa guidata, con protagonisti noti e non, con l’allure di tutto l’arco partitico di sinistra, il lessico del politicamente corretto: gli antagonisti per mano con il PD e la faccia feroce, le femministe applaudite con convinzione al porto di Catania hanno ballato e riprovato e, nel momento di maggiore afflusso hanno gridato amenità  antiabortista”  “razzista”,  “obiettore”  “feccia criminale”. Ma non chiamatelo odio o razzismo: usano il politicamente corretto. Che squallore!

Scrive Sansonetti su Il Riformista “Il partito dei Pm vuole dimostrare la sua forza – specialmente in questo momento difficile e di perdita di credibilità per via del caso Palamara – e l’occasione è ghiotta: processare un parlamentare ed ex ministro, con accuse cervellotiche, sfidando il buon senso e l’evidenza, farlo in modo raffazzonato, irrazionale – come stanno facendo – serve a dire: “noi siamo superiori a tutto, siamo superiori agli altri poteri, siamo superiori allo stato di diritto, siamo superiori alla ragionevolezza; la democrazia e lo stato di diritto, se vogliono sopravvivere, devono sottomettersi e accettare di essere subordinate a noi”. Una superiorità etica smentita dai fatti, ma assolutamente usata e abusata da chi non possiede neppure la libertà di pensiero, di giudizio.

Il Magistrato Domenico Airuna ha spiegato l’intreccio, la commistione tra magistratura di sinistra e politica rossa “I magistrati, con la loro “superiorità etica”, con il passare del tempo avrebbero tolto il potere al popolo italiano e ai suoi eletti. Nelle cento pagine scritte dalla toga e contenute nel volume “In vece del popolo italiano” si evince che l’imputazione nasce dalla convinzione per cui “le correnti non sono un dato di natura, inscindibilmente connesse alla funzione del magistrato”.

Il vicepresidente del centro studi intestato a Rosario Livatino, magistrato cattolico ucciso dalla mafia nel 1990 all’età di 38 anni, ha puntato il dito anche contro Magistratura democratica che fin dalla sua nascita avrebbe usato l’Associazione nazionale magistrati “come la leva indispensabile per la compiuta realizzazione della strategia gramsciana nell’ambito della giurisdizione”. Come riportato da Libero, il rapporto paritario con la politica dura sino a Tangentopoli, quando la magistratura assume un ruolo preponderante: “Non si tratta più di un giudice che fa politica (seppur sotto l’ombrello del richiamo alla costituzione materiale), ma di un giudice che ritiene di essere investito della missione di giudicare la politica stessa e non solo gli atti dei politici, se di rilievo penale”

Quanti anni di verità democratica, l’Italia si è giocata e continua a giocarsi?

1 thought on “Oggi la farsa del processo a Salvini ha inizio e la sinistra si schiera con gli antagonisti e le femministe ultrà

  1. L’Italia non si sta giocando soltanto anni di verità democratiche, ma anche e soprattutto, in questo periodo planetario estremamente critico, quanto le rimane della credibilità agli occhi di chi osserva perplesso dall’esterno le mosse di un esecutivo tanto imbarazzato quanto imbarazzante. A tal gioco non serviva aggiungere l’ennesima tortura ad un sistema già in bilico tra lo stallo e il precipizio, ma l’ineffabile sottobosco dell’organigramma statale e giudiziario ha voluto aggiungere il paradosso ad una vicenda che in qualunque altro paese avrebbe avuto da tempo tutt’altra soluzione. Ma evidentemente alle masse risulta ancora sufficiente scaraventare la propria insofferenza sui social, invece di proporsi materialmente, senza orrori e violenze ma con estrema presenza e determinazione, a chi finora ha ritenuto di poter giocare con il Paese come si gioca con il Lego, togliendo e aggiungendo a piacere mattoncini ad una costruzione fine a stessa, e pure senza fine ma non senza scopo: quello di sempre, soverchiare le volontà popolari e impadronirsi dei poteri giustificandoli con la stessa mano di chi li ha scritti.

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