Intorno al bosco della Goccia, l’area verde della Bovisa, non solo l’omonimo comitato La Goccia ma anche gli altri comitati (Azioniamo, Baiamonti Verde Comune, Cittadini per Piazza d’Armi, Che ne sarà di Città Studi, Cittadini Crescenzago, Coordinamento San Siro, Difesa Ambiente zona 5, Forum Civico Metropolitano, La Goccia, No Asfalto Tutela Strade Lastricate, Salviamo Benedetto Marcello, Salviamo Città Studi, Salviamo il Parco Bassini, Un Altro Piano X Milano, Proteggiamo il Monte Stella), che si battono contro il consumo di suolo in città e contro il rischio di possibili edificazioni, hanno fatto uscire un comunicato sulla visita del sindaco Giuseppe Sala con l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran.
I comitati riferiscono che la visita (del 1 ottobre) a La Goccia ha riguardato l’area verde e il percorso di sculture che il comitato ha posizionato nello spazio con una sorta di ‘occupazione culturale’ a tutela dell’area. I comitati riferiscono che Sala, secondo quanto gli sarebbe stato riferito, avrebbe “apprezzato molto il Bosco e le sculture, oltre alle strutture industriali dicendosi intenzionato a voler salvaguardare sia la natura che l’architettura stabile e di valore”. “Siamo contenti che a parole ci siano queste intenzioni – commentano i comitati -. Nel corso di quasi due anni, abbiamo aperto dei percorsi all’interno della Goccia e, con l’innesto di ventisette sculture avvenuto grazie all’opera e alla generosità di altrettanti artisti e artiste da tutta Italia, siamo riusciti a far conoscere il Bosco della Goccia a tutta la città di Milano e oltre. Abbiamo inserito delle targhette identificative delle piante presenti e una con un testo che evidenzia le caratteristiche spontanee e pionieristiche del bosco. Auspichiamo che Pierfrancesco Maran sia di parola e convochi il Comitato in un prossimo incontro ufficiale, che possa dare il via a un percorso comune all’interno dell’area a bosco. Noi abbiamo idee ed energie, ma non vogliamo essere usati a fini politici. Concludendo “Crediamo fermamente che la Goccia sia un’occasione per ribaltare il punto di vista sulla progettazione, dando l’opportunità di pensare un percorso di trasformazione partecipata dall’interno dell’area, attraverso il coinvolgimento reale degli abitanti”
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