Vaccini: Gallera risponde puntualmente alle inutili polemiche della Vicesindaco

Lombardia

Accuse gravi dal Comune alla Regione, a cui rispondono con chiarezza l’assessore Gallera e il consigliere De Pasquale.

Lamenta la Vicesindaco “La Regione Lombardia non dà i vaccini al Comune di Milano”. Lo afferma la vicesindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo. “Voltafaccia di Regione Lombardia – prosegue – che ammette di non poter affrontare una vaccinazione massiccia della popolazione perché non ha abbastanza dosi di vaccino. E questo dopo settimane di incontri, approfondimenti, bozze di accordi e richieste di disponibilità che hanno visto il Comune di Milano attivamente e fattivamente coinvolto nel proporre la vaccinazione anti influenzale al più alto numero possibile di milanesi, coinvolgendo anche tutti i propri lavoratori e lavoratrici”.

E’ lapidario il commento di Fabrizio De Pasquale (F.I) “Da quando è esploso il Covid il Comune anziche “fare” prova solo a criticare la Regione. Nel caso dei vaccini la Vicesindaco protesti col Governo Giallorosso che è in ritardo nell’approvigionare i vaccini antinfluenzali  così come per i banchi di scuola, gli insegnanti, il MES, gli aiuti al Comune e al trasporto pubblico e Alitalia . Giusto per limitarci ai ritardi del Governo sulla città Milano, di cui il Vicesindaco deve fare gli interessi oltre che curare la sicurezza.”

E alle dichiarazioni di Anna Scavuzzo  risponde con fermezza la Regione  “È davvero triste che la vice sindaco di Milano pieghi la sua carica istituzionale a una polemica politica ingiustificata e strumentale. Regione Lombardia coprirà gratuitamente, come tutte le altre Regioni, con il vaccino antinfluenzale le fasce target della popolazione stabilite dal ministero della Salute”. Lo scrive in una nota l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

“Mi auguro che questo atteggiamento del vice sindaco non sia l’avvisaglia della campagna elettorale per Milano – sottolinea l’assessore regionale – dalla quale la salute dei cittadini e i rapporti leali fra le istituzioni devono essere preservati”. “Abbiamo acquistato l’80 per cento delle dosi in più rispetto allo scorso anno – spiega l’assessore al Welfare – che ci permetteranno di vaccinare in tempi utili le persone fragili, gli over 60, le donne gravide, gli operatori sanitari e i bambini. Per gli altri cittadini, il problema dell’approvvigionamento è nazionale. Invito la vice sindaco a rivolgere la sua vibrante protesta verso il Governo, del quale il suo partito è un grande azionista”.

Per la città e l’area metropolitana di Milano – prosegue l’assessore – l’Ats ha elaborato un piano vaccinale molto importante, che si avvale dell’adesione di oltre 1600 medici di famiglia, dell’allestimento di strutture Hub all’ospedale di Baggio gestito dai medici della sanità militare, al Sacco, a Villa Marelli e davanti a Palazzo Reale, coinvolgendo il personale delle Asst, gli stessi MMG e i pediatri, raccogliendo l’adesione di 97 Comuni del territorio con 161 spazi a disposizione che si aggiungono agli ambulatori vaccinali. “Una volta esaurito il proprio ruolo istituzionale nei confronti della popolazione target – conclude l’assessore al Welfare – come già d’accordo, metteremo a disposizione le dosi vaccinali rimanenti delle farmacie e dei cittadini non compresi nelle categorie di cui sopra, con la formula del co-pagamento come avvenuto negli anni scorsi”.

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