Il nord-ovest dell’Italia è in ginocchio per fenomeni atmosferici di portata eccezionale e purtroppo sempre più frequenti. Il cambiamento climatico è una realtà con cui dobbiamo fare i conti con meno ideologia e retorica e più pragmatismo se vogliamo farci trovare pronti di fronte alle sfide che il futuro ci pone dinnanzi – dichiarano la deputata Vannia Gava, responsabile del dipartimento Ambiente e l’europarlamentare Alessandro Panza responsabile del dipartimento Aree Montane della Lega – .
Ci troviamo in una situazione paradossale dove per ottusità politica si preferisce lasciare gli alvei dei fiumi pieni di alberi, che in queste situazioni diventano estremamente pericolosi e che invece potrebbero essere usati come risorsa energetica, con il doppio vantaggio di avere energia pulita, un presidio e un mantenimento costante del territorio.
Occorre sbloccare subito i fondi fermi al Ministero dell’Ambiente e dare autonomia alle Regioni, che conoscono il loro territorio e sono in grado di amministrarne le peculiarità, affinché non diventino criticità.
La Lega al governo ha stralciato 315 milioni di euro perché le Regioni potessero intervenire a prevenzione di catastrofi sempre più frequenti, nelle casse italiane ci sono 11 miliardi per il triennio in 2019/2021, tenendoli nelle casse continueremo a vedere ponti che cadono, dispersi e vittime innocenti.
Ci vuole meno filosofia e più azione».
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