Ancora una volta si torna a parlare di case popolari e purtroppo è per evidenziare l’ennesimo caso di inefficienza nella soluzione di problemi che parrebbero facilmente superabili, ma che finiscono invece per creare gravi disagi ed esasperazione ai residenti. Il caso emblematico è quello segnalato a “milanotoday” da Alessandro, abitante a Baggio nello stabile di via Quinto Romano 61, gestito da MM Casa, come tutti quelli di proprietà del Comune di Milano.
Nl 2014 Palazzo Marino tolse ad Aler la gestione delle proprie case popolari. In quell’anno, “scoppiò lo scandalo delle occupazioni abusive degli appartamenti vuoti, con numeri impressionanti che nemmeno le forze dell’ordine riuscivano a fare diminuire. Per quanto riguarda via Quinto Romano, secondo il lettore si è così passati dalla padella alla brace tanto che «Molti rimpiangono la sgangherata Aler».
Il problema più grosso? Quello degli ascensori che sono fuori uso da più di quaranta giorni, senza che si intervenga per ripristinarli. Inoltre pare che il servizio di assistenza di MM Casa sia praticamente irraggiungibile dagli abitanti per un call center spesso irrintracciabile. Così «Decine di persone sono letteralmente “sequestrate” in casa», si tratta degli inquilini più anziani o di salute malferma, aiutati solo dai parenti o da vicini più giovani che si occupano per loro della spesa e delle altre incombenze necessarie.
«Cinque o sei piani a piedi con borse e bottiglie, quando hai superato gli ottant’anni, possono essere un ostacolo insuperabile» racconta il lettore, che specifica che è stato interessato anche il Municipio 7, che però non ha poteri in merito. E dato che a questo punto «gli inquilini sono in fermento», è stato contattato un avvocato e, tra le opzioni prese in considerazione, si pensa anche a una causa legale, come anche all’idea di bloccare il traffico per protesta.
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