E’ ora che facciamo una franca riflessione sulla gestione MM
Per riflettere seriamente e serenamente bisogna, prima di tutto, ammettere i propri errori e le proprie colpe. Aler non era precisamente il Bengodi. Lo sappiamo, ne siamo tutti consci e non intendiamo incensare nulla e nessuno. Ma non è possibile che da quattro mesi per riparare un ascensore ci debbano volere decine di giorni ogni volta. Questa è la protesta ben documentata del consigliere Vassallo, Municipio 7, che è come sempre tra i cittadini raccoglie le loro proteste.
“Come ho denunciato anche su questo giornale più volte, MM ha un problema cronico di gestione delle manutenzioni straordinarie. Un problema cronico ormai, dovuto a molti fattori. Tutti comprensibili, ci mancherebbe, ma comprensibili per noi che possiamo usare le scale. Spiegarlo a chi non ha le forze, agli aziani e ai disabili non è difficile. È inutile. Gli ascensori nei condomini non sono dei lussi, il prezzo della pigrizia come qualcuno pare pensare. Sono l’unica via di fuga, letteralmente, per centinaia di persone.
I tempi di manutenzione, quindi, non sono un dettaglio trascurabile. Su Milano Today un cittadino protesta per i quaranta giorni di riparazione. E fa bene. Temo che la questione si allargherà. In questi giorni nella zona di Saint Bon come in molti altri luoghi del Municipio, MM sta facendo tutti i lavori che ha trascurato per anni. Potere del bel tempo e delle elezioni il prossimo anno. Mi giungono però molte segnalazioni di ascensori usati come montacarichi. E se già in partenza non si trattava di apparecchi nuovi fiammanti lascio ai lettori immaginare cosa succederà a breve.
Intendiamoci, sono cose che capitano ovunque. Ma di solito c’è qualcuno che controlla e impedisce alla natura umana, tipicamente incline alla scorciatoia, di prevalere. Qui invece si lasciano le cose fluire. E di norma fluiscono verso il disastro. E quando l’ennesimo ascensore si romperà la colpa la prenderanno gli inquilini. Accusati di non avere cura delle parti comuni. È un triste copione quello di dare per tutto la colpa ai poveri.
Ecco che, di fronte a tutto questo, la non perfetta efficienza di Aler, che comunque ai problemi ed alle persone andava e va sempre incontro, manca tanto agli inquilini. Il sostituto è un freddo centralino che non porta a nulla. Mentre nonna è chiusa in casa e non si quando la si potrà portare a vedere il parco d’autunno, come tanto le piaceva fare da giovane.”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,