“A Milano ennesima rivolta dei migranti, stavolta per il rifiuto delle espulsioni. E’ stato il solito copione, e i medesimi pericoli in cui tutti si sono venuti a trovare, soprattutto i poliziotti impegnati presso la struttura”. Lo scrive in una nota Valter Mazzetti, segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo la rivolta di ieri al Cpr di via Corelli, a Milano, dove gli agenti sono intervenuti in tenuta antisommossa. La situazione presso i centri per immigrati di mezza Italia – afferma Mazzetti – è fuori controllo, ancorché le autorità, a partire dal ministro Lamorgese, insistano a complimentarsi con le forze dell’ordine per quanto stanno facendo in tema di immigrazione e di emergenza Covid. Le vuote parole di finta stima che non vadano di pari passo con provvedimenti minimi per far fronte a questo caos noi le rispediamo tutte al mittente. In quei centri, a rischiare la vita, ci sono i nostri poliziotti, non burocrati, politici e alti papaveri che si trastullano a premere bottoni nelle stanze di Roma e a rilasciare le solite tre righe di solidarietà ciclostilate in cui cambia solo il nome della località dove è scoppiato l’ennesimo finimondo. “
“L’ennesima devastazione del Centro di Via Corelli impone al Ministro degli Interni di aumentare la vigilanza per evitare che i Centri per il Rimpatrio diventino Centri per le rivolte e le fughe. Ci appelliamo al Sindaco Sala affinché spieghi alla Sinistra milanese che i CPR sono richiesti dalla UE e dai governi a guida PD. Che poi sia necessario prima contenere e poi espellere almeno i clandestini più violenti già in possesso di foglio di via, lo dimostrano i danni dei giorni scorsi che saranno pagati per la terza volta dal contribuente”. Così Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.
– “I clandestini che mettono in scena la rivolta in via Corelli devono essere espulsi immediatamente dal territorio nazionale. Che questi delinquenti mettano a rischio la sicurezza degli operatori e impegnino le forze dell’ordine distogliendole dal controllo del territorio è grave, ma ancora peggio il silenzio della sinistra milanese che, con presidi, manifestazioni o locandine, osteggiano la legalità rappresentata da una struttura che ha il compito di liberare la città da persone che ogni giorno rischiano di cadere nelle maglie della criminalità, causando degrado in città. Sala, piuttosto di parlare dei problemi di Milano è attento ai casi di mezzo mondo, arma di distrazione di massa che ne qualifica l’azione da presunto sindaco”. Così in una nota l’on. Alessandro Morelli, capogruppo della Lega a Palazzo Marino.
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