Siamo tutti contagiati dal Covid e abbiamo imparato che Sala e il Governo sanno solo scaricare i problemi

Milano

Il Carnevale dei clown a ottobre? Sì all’Isola: con l’Inno alla Gioia, le risate di ottimismo dei pagliacci, pazzi di vita. Anche questa è la Milano di oggi, cupa, spaventata, disorientata. Il virus ha rimesso una corona imperiale, gioca a nascondino, mitraglia senza pietà, rende fragile e incerta un’intera comunità. Soprattutto Milano che nutre l’idea di essere invincibile, ma si piega in attesa.

Che sta succedendo?  Come ha detto Vittorio Demicheli, direttore dell’ATS di Milano al Post, “il sistema di tracciamento è andato in crisi: l’ATS ha reclutato per il tracciamento tradizionale – quindi quello che si fa chiamando per telefono ciascun contatto di ogni persona risultata positiva – 150 assistenti sanitari, che però sembrano essere insufficienti. Avendo migliorato la capacità di fare i tamponi, e quindi di individuare i positivi anche tra gli asintomatici, e trovandoci in una situazione di non lockdown, il numero di contatti da chiamare per gli assistenti sanitari sta diventando sempre più alto. Il rischio è quindi non riuscire a interrompere in tempo le catene di contagio, permettendo a persone potenzialmente contagiose di continuare ad andare al lavoro e avere contatti sociali.”

Si dovrebbe capire dove nasce il contagio, oggi si osservano soprattutto le conseguenze. Pronti soccorso pieni, difficoltà negli ospedali, il commercio in crisi, una povertà nuova, contraddizioni nel poter vivere il quotidiano. Ed emerge che contagiati dal Covid siamo tutti, rinchiusi nella paura, diffidenti, a volte disperati: un lockdown personale che può esplodere in un gesto di ribellione, un bacio in strada, la candidatura di Morgan a sindaco per una voglia soffocata di cultura, una festa spensierata in famiglia. E abbiamo imparato l’incapacità di decidere di chi dovrebbe osare per tutti, il valore dell’autodeterminazione a prescindere…il senso dell’obbedienza se condiviso. Sala non ha capito la cosa più importante: essere uno di noi, come noi. Troppo lontano dalla realtà, non tutto è movida.

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