GRANELLI, non è il momento di ripensare ad un piano “mobilità”?

Milano

E allora? E adesso? Granelli fotografa la situazione dei mezzi pubblici “Negli ultimi giorni della scorsa settimana eravamo al 41% dei passeggeri, 600mila persone al giorno rispetto a 1,4 milioni dello scorso anno. Dieci giorni fa eravamo al 55%, i cittadini stanno diminuendo, in virtù delle misure regionali che hanno ridotto alcune attività e poi perché la gente, appena può, cerca di stare di più a casa, di lavorare a distanza; le scuole e le università stanno facendo didattica a distanza, abbiamo meno domanda di trasporti”.

Conte e il suo DPCM sono estranei? La polemica sottesa con la Regione non regge. Una lacrima per la riduzione degli incassi previsti? Ma no, caro Granelli, i mancanti passeggeri non sono in bicicletta o in monopattino? L’ironia lo so è forse di cattivo gusto in questo periodo, ma è doveroso evidenziare che la sua rivoluzione nella mobilità non serviva e non serve. Non ho visto scolaresche intenzionate ad usare la bici con genitore al seguito e neppure schiere di lavoratori che abbiano scelto le bici per spostarsi. Ma ho letto di commercianti arrabbiati lungo le ciclabili più note e di incidenti a gògò. Il problema degli assembramenti sui mezzi pubblici era esplosivo, la necessità di altri bus per recarsi a scuola è notoria. Ma arriverà fino novembre e forse l’effetto dell’emergenza sarà diluito, ma la preoccupazione per finire i famosi 35 Km di piste ciclabili sta nei suoi pensieri, a prescindere…Dichiarava il 14 settembre “Sulla ciclabilità oggi abbiamo delle modifiche del codice già attuate come la casa avanzata e la corsia ciclabile e altre approvate solo settimana scorsa come la strada ciclabile, il doppio senso ciclabile nelle strade a senso unico e la zona scolastica che si possono fare anche nel breve periodo tramite delle risorse che arriveranno da un decreto che deve andare in pubblicazione. Abbiamo già iniziato a discutere su connessioni ciclabili con Segrate, San Donato, Settimo e Rozzano, la regia con città metropolitana è fondamentale”. Non è il momento di pensare a un potenziamento dei mezzi pubblici e ripensare con realismo ad una mobilità accessibile a tutti a prescindere…La pandemia passerà.

1 thought on “GRANELLI, non è il momento di ripensare ad un piano “mobilità”?

  1. In caso di vittoria del CD ritengo come primo atto sia indispensabile la distruzione dei delitti perpetrati ed il ripristino alla situazione precedente, oltre al divieto assoluto alla circolazione per i monopattini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.