Milano come Napoli. La stessa rabbia, per le stesse ragioni, con la stesse motivazioni: le norme del governo che fermano le città alle 18. E anche qui rabbia violenta, quella di chi si muove con finalità politiche infilandosi nei cortei, mettendo in minoranza chi manifesta civilmente per il lavoro, che rischia di perdere, o per le attività che rischiano di chiudere. I violenti hanno preso il sopravvento su chi manifesta pacificamente, perché in piazza c’erano anche loro, dando vita ad un corteo non autorizzato che ha messo a ferro e fuoco Corso Buenos Aires per deflagrare davanti alla sede della Regione
PERDITE PASSATE Finora il settore terziario ha perso circa 30 miliardi di euro di fatturato a causa del lockdown e dei suoi strascichi (fonte Fipe-Confcommercio). Ma gli indennizzi a fondo perduto del decreto Rilancio non hanno superato i 6 miliardi.
LE SPESE IN SICUREZZA Per sanificare e mettere in regola i locali in modo da poterli riaprire al pubblico, i ristoratori hanno speso 2,1 miliardi (fonte Confesercenti).
LE PERDITE FUTURE o Le nuove chiusure comporteranno perdite per 17,5 miliardi circa nel quarto trimestre dell’anno (fonte Confcommercio). Il governo, stando alle anticipazioni, ristorerà i gestori di bar e ristoranti con 1-1,5 miliardi di euro di indennizzi, a cui si aggiungerà qualche altro centinaio di milioni tra crediti di imposta e esenzioni Imu.
Auto danneggiate, molotov, petardi, tram della linea 9 presi d’assalto rompendo i vetri, ripetuti tentativi di aggressione ai danni degli uomini delle forze dell’ordine, con gran finale al Pirellone. Cassonetti bruciati e vetrine infrante. Come se tutte le colpe fossero della giunta Fontana, mentre la giunta regionale si è battuta per difendere le categorie più colpite. Difficile da far comprendere a chi cerca lo scontro, a prescindere. E il bilancio, ovviamente, non è stato affatto leggero. Un poliziotto è stato ferito, in maniera non grave, davanti alla Stazione Centrale, dove il corteo contro le misure di contenimento anti Covid si è spostato nella tarda serata di ieri. L’agente è stato colpito da un oggetto, forse una bottiglia, ed è stato prontamente soccorso dai colleghi che lo hanno affidato alle cure dei sanitari del 118. «Io lavoro e mi faccio il c…, voi fate schifo», ha urlato un manifestante, fermato dalla Polizia nel corso delle proteste contro i provvedimenti del governo per contenere il contagio da Coronavirus. Durante gli scontri i manifestanti molti incappucciati, hanno seminato il panico per le vie del centro, danneggiando dehors e monopattini, oltre a lanciare pietre, petardi e bottiglie di vetro. Il corteo, successivamente, è stato disperso dalle forze dell’ordine con cariche di alleggerimento per evitare ulteriori tensioni. Quindici le persone fermate dalla Polizia, anche se il numero potrebbe essere più alto, visto che i controlli delle forze dell’ordine sono proseguiti per tutta la notte.
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