Nuovo incomprensibile sgorbio in piazza Minniti e Via Garigliano all’Isola. È comparso un insieme di strisce che sembra un quadro di Paul Klee. È l’ultimo intervento di “urbanistica tattica” voluta da Granelli e Sala. Poveri automobilisti e pedoni che dovranno interpretarlo senza schiantarsi. E meno male che essendoci un grande mercato ambulante si sono risparmiati i tavolini da montagna e quelli da ping pong che servono solo a richiamare di sera i balordi.
Il PD si esalta per questi interventi che ci vende come nuova mobilità ai tempi del Covid, come segnale di modernità. O come partecipazione dei cittadini anche se i residenti sono sempre informati a cose fatte. Lasciamo stare per una volta gli errori tecnici e i danni alla sosta e alla fluidità della circolazione.. Pensate se la Giunta, anziché a tali effimere opere, avesse dedicato quel tempo e quelle risorse al controllo del Trasporto pubblico, dei parchi e della Movida? O avesse organizzato con le autorità scolastiche lo scaglionamento degli orari di ingresso degli istituti scolastici ? Oggi saremmo a lamentare meno contagi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Pensa un po’ se invece di criticare solo avreste lavorato insieme per affrontare i problemi di cui parli, forse qualcosa si sarebbe risolto.
Vorrebbero che la gggente si riversasse in massa nelle strade per poi dire ”ecco vedete, c’è tanta gggente nelle strade, ha bisogno d’essere protetta dalle auto rimaste. Vietiamole tutte subito.”
Questi dementi vogliono Milano senza auto, siano pure elettriche, credendo che l’inquinamento sparirà e la gggente vivrà senza malattie fino a 120 anni; nonostante il notevole incremento della durata della vità già raggiunto -con l’inquinamento- dal dopoguerra ad oggi. Milano avrà sempre livelli d’inquinamento alti perchè è nel mezzo della pianura Padana, un catino senza sbocchi. Auto o non auto.