L’economista Giulio Sapelli è intervenuto al Webinar di lancio del Progetto Sostenibilità Ambientale promosso da ben 9 Rotary Club dell’area vesuviana ed aperto alle scuole.
“Nel mio libro 2020 Pandemia e Resurrezione scrivo che la parola d’ordine non deve essere: tutti a casa ma la parola d’ordine deve essere quella di lavorare con prudenza e applicare le tecniche che la Corea del Sud e Taiwan hanno attivato su scala di massa: igienizzazione dei trasporti pubblici, separatezza nei rapporti sociali, per un periodo necessario separare i giovani e gli anziani e continuare con l’attività produttiva laddove essa è gestibile con la distanza come gran parte della nostra manifattura che infatti ha avuto un aumento del 30% su quel 16% di Pil che abbiamo visto. Se abbiamo un Governo che non fa delle politiche per i trasporti collettivi, facendo anche alleanze con i privati e manda i ragazzi a scuola in metropolitane non sanitizzate e non si usa l’ozono per farlo come ne vogliamo uscire? Il lockdown serve se fatto bene ma se fatto male aumenterà l’angoscia ed anche questa idea assurda dello smart working. Naturalmente se uno apre le discoteche e permette la movida è ancora tanto che siamo qui. Ai giovani diamo un messaggio positivo che si può uscire dalla Pandemia. San Paolo diceva che anche nella Pandemia c’è sempre la speranza perché abbiamo la fede. L’Umanità saprà risolvere anche questo problema. In Italia abbiamo già ben 8 milioni di inattivi, persone che non lavorano e non studiano e non aggiungiamo idee nichiliste a questo malessere della gioventù che il Covid ha messo in evidenza”. Lo ha affermato l’economista Giulio Sapelli, intervenuto oggi al Webinar con il quale ben 9 Rotary Club dell’area vesuviana hanno lanciato il progetto “Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla Terra”
Giulio Sapelli
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