Respirare una Milano deserta… in attesa

Milano

Respirare Milano, i suoni, il pulsare del suo ritmo, il dettaglio di un albero malinconico…

Non si può respirare da una finestra Milano. La città sa dialogare, ridere, scherzare, piangere, ma non può lentamente spegnersi e dissolvere voci, presenze. E’ stressante, con una malinconia sotto pelle che racconta immobilismo.

Sì ancora, per la seconda volta,  ma il pensiero non sa dire “Andrà tutto bene”. E il Cristo morto del Mantegna, un corpo cadavere che ti soffoca per quella potenza pittorica che è abbandono, assenza di vita è stata custodita da una Brera chiusa al pubblico. E, non so perché, è esattamente questa preclusione a darmi tristezza. E non c’è musica o illusione: la Scala non riaprirà come era stato previsto. Milano squaderna un deserto in attesa.

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