Da Regione Lombardia 16 milioni di euro per rimozione amianto da scuole

Lombardia

La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, ha approvato la delibera che stanzia 16 milioni di euro per interventi di bonifica dell’amianto dagli edifici scolastici. La Regione finanzierà – ha spiegato la titolare della delega all’Istruzione progetti con un valore minimo di 50mila euro e massimo di 3 milioni di euro, a copertura totale dell’intervento. Per accedere ai finanziamenti verrà pubblicato un Bando a sportello che resterà aperto dal 23 novembre 2020 al 18 gennaio 2021 a cui si potrà accedere attraverso una piattaforma online mediante la quale gli enti locali potranno presentare i propri progetti sulla base dei requisiti riferiti alla normativa vigente sia in tema di rimozione e bonifica, sia in tema di ripristino. “Con la delibera approvata dalla Giunta – ha commentato Rizzoli – abbiamo approvato il Piano regionale di finanziamenti per gli interventi di bonifica dell’amianto e ripristino negli edifici scolastici di proprietà degli enti locali.

Ci auguriamo che i 16 milioni di euro a disposizione possano soddisfare il fabbisogno di messa in sicurezza del patrimonio scolastico degli enti locali sul territorio lombardo dal rischio amianto, contribuendo alla salute di tutti, in particolare di studenti e professori, migliorando complessivamente la qualità dell’ambiente di vita delle città e dei centri abitati, all’interno della strategia per uno sviluppo sostenibile che Regione Lombardia persegue”. “Tra le priorità di questa giunta c’è la rimozione completa dell’amianto da tutti gli edifici lombardi in cui è ancora presente. Questo è un intervento che segna un ulteriore passo in questa direzione – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo – e che fa parte di un percorso virtuoso di bonifiche di materiali pericolosi per l’ambiente e la salute, che vogliamo completare in tempi brevi. Con questo provvedimento, finanziato anche da fondi nazionali, interveniamo in modo sussidiario sugli edifici scolastici, che difficilmente potrebbero essere oggetto di azione diretta da parte degli enti proprietari, per le note difficoltà economiche delle amministrazioni locali”. (Askanews)

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