Iniziative Regione e Comune per la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia

Milano

Venerdì 20 novembre il Belvedere di Palazzo Lombardia, in serata, si illuminerà di blu. Lo ha deciso Regione Lombardia aderendo alla campagna mondiale di Unicef, che ‘accende’ i monumenti più celebri al mondo, dal Parco archeologico di Petra in Giordania al Taj Mahal in India sino al Ponte sul Bosforo ad Istanbul. Oggi si celebra infatti la ricorrenza della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989). E Unicef, come ogni anno, propone il progetto ‘Go Blue’, che si concretizza in una giornata in cui tutti i palazzi delle istituzioni che aderiscono all’iniziativa, si illuminano di blu o proiettano la scritta ‘For every child’, al fine di sollevare l’attenzione dei cittadini sui diritti dei minori. “Mai come quest’anno – ha commentato il presidente Attilio Fontana – a causa della pandemia di Covid-19, la felicità, la salute e il futuro di tantissimi bambini sono stati messi a rischio. Regione Lombardia ha deciso di accendere un faro su questo tema, contribuendo così a portare avanti un’importante e suggestiva campagna di sensibilizzazione”. “I diritti dei bambini e degli adolescenti non vanno dimenticati. Le difficoltà in cui tanti di essi si trovano purtroppo a vivere quest’anno, anche a causa della sospensione di giorni di scuola, o, per quelli più grandi, della necessità della didattica a distanza – ha detto l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani – sono un problema concreto che occorre tenere presente anche per prevenire situazioni di abbandono o di conflitto nelle famiglie più fragili. Le istituzioni devono presidiare il benessere dei minorenni e avere sempre un’antenna per comprendere il loro eventuale disagio”.  Si avvieranno a Milano i lavori dei consigli di Municipio dei ragazzi e delle ragazze, istituiti nel 2012 per permettere agli studenti di pensare, deliberare e portare a compimento piccoli progetti a favore dei propri quartieri, avvicinandosi – con azioni pratiche – al significato dell’essere cittadini e dando così attuazione all’articolo 12 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che sancisce il diritto all’ascolto e alla partecipazione. Per celebrare la Giornata, il Comune ha raccolto in un unico palinsesto le iniziative che diversi enti territoriali – associazioni ed enti del Terzo settore e del privato sociale – hanno messo a disposizione delle scuole.

Ognuna di esse concentra la riflessione su un particolare diritto: i diritti dell’infanzia, il diritto all’educazione, al gioco, all’identità, alla salute, all’accoglienza, alla partecipazione e alla protezione. Ogni istituto ha potuto in questo modo autonomamente scegliere l’attività più adatta da proporre ai propri studenti. Sono già 26 le scuole – primarie e secondarie – che hanno aderito con diverse loro classi: gli istituti Munari, Pertini, Diaz, Confalonieri, Ciresola Brianza, Tommaso Grossi, Salvo d’Acquisto, Pertini, Borsi, Cavalieri, Buon Pastore, Thouar Gonzaga e Stoppani aderiranno, ad esempio, all’iniziativa Unicef “Il futuro che vorrei? Me lo leggi in faccia” raccogliendo i desideri degli studenti per il futuro scritti sulle mascherine. Unicef realizzerà poi una mostra con tutto il materiale raccolto. Sette classi di due scuole secondarie hanno invece deciso di aderire al progetto di Dare NGO “Lontani+vicini” e discuteranno del diritto all’accoglienza ascoltando le testimonianze di ragazzi che hanno usufruito di un percorso di accoglienza in Italia. Gli studenti di due secondarie di primo grado diventeranno per un giorno, insieme ai loro genitori, una band virtuale: utilizzando gli utensili che si trovano in casa, dovranno riprendersi mentre eseguono un’armonia musicale composta da un maestro fisarmonicista. I filmati verranno montati insieme con l’obiettivo di riprodurre il suono di una vera e propria band. Tre classi dell’Istituto Carlo Porta hanno aderito all’iniziativa “Fate il nostro gioco” che mira a smontare false credenze sul gioco d’azzardo e le reali possibilità di vincita per sottolinearne la pericolosità attraverso simulazioni di gioco, video e l’interazione continua con i partecipanti. Gli educatori delle sezioni ospedaliere del Comune di Milano hanno infine proposto ai docenti e agli alunni delle scuole del primo ciclo un cruciverba, da loro realizzato, per imparare parole nuove che riguardano i diritti all’educazione e all’istruzione, per promuovere una riflessione su queste importanti tematiche.

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