All’egoismo di Brescia e Bergamo, un cittadino scrive “Dove la solidarietà? Siamo tutti italiani”

Lombardia

Collaborazione, condivisione, solidarietà: parole, solo parole per i Sindaci (PD) di Bergamo e di Brescia. Dichiara Dario Allevi sindaco di Monza a Il Giornale  “Mi hanno davvero allibito le parole del sindaco di Brescia che oggi all’assemblea dell’Anci ha detto di non trovare giusto che i suoi ospedali debbano ricoverare pazienti di Monza. Ma come?! Noi in primavera abbiamo portato il nostro ospedale allo stremo per aiutare Brescia e Bergamo e adesso loro pensa di fare una zona franca? Giorgio Gori (sindaco di Bergamo) una settimana fa chiedeva la stessa cosa: la possibilità di allentare le misure per la sua provincia. Ma non possiamo mica trasformare la regione a macchia di leopardo – polemizza- E se le cose dovessero cambiare, che facciamo? Invertiamo i colori?! E soprattutto dov’è finito il senso di coesione, di unità, di collaborazione di fronte a una pandemia che sta investendo tutto il territorio in maniera drammatica?». Ma vorrei  rispondere all’egocentrismo dei due sindaci  con la sensibilità di un lettore, Paolo Tagliabue, in una lettera indirizzata al periodico Araberara.

“Gentile Direttore, ho appena alzato la tapparella della cucina, potevo lasciarla abbassata, non sarebbe cambiato nulla, la nebbia copre tutto, siamo nel grigio, dentro e fuori, vivo nella zona del Casoretto, quartiere a est di Milano, quello che fa parte del Municipio 3, un tempo frazione del Comune di Lambrate. Vengo in quella che mia madre chiamava ‘villeggiatura’ nelle vostre valli bergamasche da quando avevo 4 anni e secondo il medico, allora il pediatra non c’era, avevo bisogno di aria buona perché ero troppo pallido. Ora ho 68 anni, sono in pensione da poco. Ma nelle valli continuo a venire, appartamenti in affitto tra Clusone, Castione e in generale l’Alta Val Seriana. Lì mi sono sempre sentito a casa. Quest’estate ho saltato il ‘turno’ per il Covid, da noi non ce n’era ma voi eravate appena usciti dal disastro, ho pianto quando ho visto i camion militari in tv, ho pregato per voi tante volte nella chiesa di Santa Maria Bianca della Misericordia qui nel mio quartiere.….Ricordo quei lunghi pomeriggi di aprile pieni di luce e vuoti di gente, chiusi nei nostri palazzi, lo sapete che qui la metratura media è di 50 metri ad appartamento? Io vivo in un appartamento di 48 metri quadri con mia moglie. Lo sapete cosa significa vivere chiusi dentro in cosi pochi metri senza un giardino e vedere solo il palazzo di fronte, grigio e grigio e grigio? E non la Presolana o le vostre montagne?…. ho visto che alcuni bergamaschi sono andati sotto la casa del sindaco chiedendo di aprire Bergamo perché Bergamo aveva già dato ed ora è Milano coi contagi. Ma lo sanno questi che i commercianti di tutta Italia hanno perso la Pasqua, la primavera e gran parte dell’estate pur avendo 0, e dico 0 contagi? E nessuno però ha alzato la voce o protestato, ci siamo sentiti tutti uniti, tutti bergamaschi, tutti stretti attorno al tricolore. E ora che succede? Ora che non è più a Bergamo, una parte, piccola spero, di Bergamo all’improvviso sembra chiamarsi fuori. Ecco, questo caro Direttore, mi ha fatto stare male, quasi quando ho visto quei camion militari. Nei nostri ospedali milanesi sono stati ricoverati centinaia di bergamaschi e bresciani, ma perché chiamarli bergamaschi o bresciani o milanesi? Italiani, già, italiani. E ora? Dov’è l’Inno cantato sul balcone? Dove sono le parole di solidarietà sui social? Dov’è il sentirsi tutti uniti? Il Covid come avete visto non si sceglie, arriva. Ma noi possiamo sceglierci e stare uniti. Non roviniamo tutto. Io tornerò nelle vostre valli, orgoglioso di amarle e di averle vissute ma un po’ di magone mi viene. Lo scaccerò orgoglioso di essere prima ancora che milanese, italiano. Come voi del resto. Non dimenticatelo.”

1 thought on “All’egoismo di Brescia e Bergamo, un cittadino scrive “Dove la solidarietà? Siamo tutti italiani”

  1. Ormai è chiaro che la Sinistra in Italia ha mostrato il suo vero volto da quando è al Potere in Italia (da anni è il Partito al Governo, occupando gran parte delle principali cariche Nazionali). Ed è il volto dell’egoismo, dell’arrivismo e della ipocrisia.

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