Il Coordinamento Spettacolo Lombardia composto da tutte le figure professionali dello spettacolo dal vivo, ha indetto dal 12/11/20 dalle 14.30 alle 16.30 un Presidio Permanente davanti al Piccolo Teatro con l’ intento di mettere un faro sulla disastrosa situazione delle Lavoratrici/Lavoratori dello Spettacolo, proporre soluzioni e un progetto condiviso che permetta un netto cambio della narrazione attorno al problema dello spettacolo dal vivo nel nostro Paese, cominciando con il cercare un possibile dialogo con realtà teatrali a finanziamento pubblico. Questa iniziativa ha avuto origine dai Lavoratori dello Spettacolo di Roma ed è in procinto di realizzarsi anche in altre città italiane. Il Presidio proseguirà fino a quando la Direzione non prenderà in considerazione le nostre istanze (come sta succedendo a Roma) e continuerà davanti ad altre istituzioni teatrali della città. Lo scenario dello spettacolo dal vivo in Italia presenta forti anomalie che hanno generato notevoli squilibri nella gestione del nostro lavoro. Il 70% dell’attività teatrale italiana NON RICEVE nessun sostegno. Il 30% della restante attività teatrale RICEVE il 100% del finanziamento pubblico che, seppur non sufficiente, garantisce almeno la sopravvivenza di tali strutture. L’emergenza sanitaria ha spietatamente accentuato la precarietà in cui versano i lavoratori e le compagnie di questo 70% sopra menzionato. Posto che a lungo termine il nostro obiettivo è quello di ottenere un REDDITO che garantisca alle Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo un sostegno economico tra un contratto e l’altro (come già avviene in Paesi a noi vicini, rivelando un senso di civiltà più sviluppato del nostro), a giustificazione di un lavoro che per sua natura è discontinuo e soggetto a notevoli fluttuazioni di reddito, vogliamo concentrarci sul destino del nostro lavoro e delle nostre vite a breve e medio termine.
È quindi al Piccolo Teatro, istituzione a vocazione pubblica, che facciamo il nostro primo APPELLO:
CHIEDIAMO A GRAN VOCE DI ESSERE OSPITATI NEL CARTELLONE DEL PICCOLO TEATRO CON LA NOSTRA PROPOSTA DI CARTE BLANCHE:
∙ Una settimana di spettacoli a cura del Coordinamento, individuando tempi e luoghi all’interno del Piccolo che ne permettano la realizzazione.
∙ Un programma di Formazione Permanente Retribuita a usufrutto di Artisti e Tecnici, individuando i fondi adatti a tale scopo.
∙ Organizzazione di un Convegno per esplorare, analizzare, problematizzare le condizioni del lavoratore dello spettacolo dal vivo
∙ Possibilità di usufruire, temporaneamente, di spazi prova per il lavoratori o lavoratrici che lo richiedano
I teatri italiani hanno ricevuto e riceveranno il contributo FUS previsto, legittimo e doveroso, ma dobbiamo sottolineare che questa erogazione (che esclude una notevole parte del settore) contribuirà all’affossamento definitivo di compagnie, lavoratrici e lavoratori del settore che rappresentano una parte consistente della geografia teatrale italiana. NON LO POSSIAMO PERMETTERE. Pur a fronte di qualche timido aiuto dal governo la maggior parte del comparto artistico-tecnico italiano, fuori da questo giro di finanziamenti pubblici e in assenza di una vera ricognizione dei bisogni reali, rischia definitivamente di SPARIRE.
È QUESTO CHE VOGLIAMO?
Come lavoratori della cultura, crediamo fermamente nella capacità che il nostro lavoro ha di creare comunità, e ci auspichiamo che non diventino lettera morta gli intenti del primo teatro pubblico italiano, che ha tra i suoi scopi anche quello di essere un presidio di cultura teatrale per la collettività.
IL TEMPO È SCADUTO E CHIEDIAMO OSPITALITÀ.
Coordinamento Spettacolo Lombardia
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