In attesa di conquistare nuovi incarichi gloriosi, Sala si atteggia a politico di razza, uno di quelli, per intenderci, che intuiscono, elaborano, propongono strategie con l’aiuto di capacità indiscutibili. Dovremmo esserne felici, anche se tutti questi pregi sono emersi alla fine del suo mandato e per ora rappresentano solo la sua ambizione visionaria.
Per prima cosa con 4.000 euro concessi dall’amministrazione sistema l’appartamentino dedicato a Palazzo Marino rendendolo funzionale con un tavolo che possa ospitare i “geni” chiamati per progettare. E tutti sappiamo con quale cura e competenza siano state programmate le piste ciclabili, “il progetto dei progetti”… Ma ora, con le intuizioni geniali di Majorino, è sceso in campo per una riforma della Sanità lombarda, in 5 mosse, di cui questa testata ha già scritto. “Spero che ci sia contraddittorio. Spero che la politica non ricaschi nel giochino di rispondere provocandosi», ha detto. Dalla Lega una prima risposta: «I tagli alla sanità li hanno fatti i governi di sinistra” E, volendo attenersi alla realtà, il cosiddetto “contraddittorio” è rappresentato dagli insulti, dalle manifestazioni violente e dalle polemiche.
Guardando i fatti, i tagli operati da governi di sinistra alla sanità ammontano a 37 miliardi “Eccoli: 8 miliardi sono stati sforbiciati dal governo Monti con le Finanziarie del 2012 e 2013 (in quel governo, va detto per onestà, vi era anche il Pdl, ma non la Lega, unica forza parlamentare rimasta all’opposizione di quell’esecutivo di unità nazionale). Ancora, 8,4 miliardi sono stati tagliati dal governo di Enrico Letta. Il taglio più consistente, però, 16,6 miliardi è da ascriversi all’esecutivo tutto di centrosinistra guidato da Matteo Renzi con le Finanziarie del 2015, 2016 e 2017. Infine ci sono i 3,1 miliardi tolti dal governo Gentiloni nel 2018.
In tutti questi anni i vari governatori lombardi che si sono succeduti hanno dovuto fare i conti con questi tagli e con i tetti assurdi alle assunzioni imposti sempre da questi esecutivi. Se a tutto ciò, poi, si aggiunge il fatto che in questa seconda ondata i sistemi sanitari regionali che più stanno soffrendo sono quelli della Campania e della Calabria, commissariati per un decennio abbondante da governi di centrosinistra (con la sola parentesi dei 18 mesi dell’esecutivo gialloverde), ecco che noi lombardi preferiremmo tenerci stretto il sistema sanitario che abbiamo.” (i dettagli sono presi da Libero)
Suggeriamo una sesta mossa: Sala convinca i suoi amici del PD A RIFLETTERE… se la Sanità nazionale è in ginocchio, si chiedano il perché.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
PERCHE’ NON DITE CHE PRIMA DI LORO, I DANNI ALLA SANITA’ L’HANNO FATTO: PRIMO SILVIO BERLUSCONI, 2° ROMANO PRODI, 3° SILVIO BERLUSCONI, POI ANCORA BERLUSCONI , QUESTI HANNO FATTO DEI DANNI ENORMI, CHE QUELLI CHE AVETE MESSO VOI, IN CONFRONTO HANNO RUBATO LA MARMELLATA, PERCHE SIETE PARTITI DA MONTI?. FATE LA CLASSIFICA VERA E NON A QUELLI CHE INTERESSANO A VOI.