Sì, caro PD, la tragicommedia del Commissario in Calabria fa ridere l’Italia, ma anche piangere

Attualità

Pare che i Democratici abbiano un sussulto di realismo e si chiedano “Ma facciamo ridere tutta Italia? Ma è da quel dì che l’Italia ride…per non piangere. Anche la pochette di Conte annega nel ridicolo di fronte alle domande, per la verità, molto semplici, della Gruber. L’avvocato del popolo davanti ad una intervista televisiva non regge: guarda gli appunti, tossisce, è incerto. Sarà che Roccobello non c’è, sarà che è estenuato dai litigi, ma in questi casi sembra non avere gli attributi. Ma i fatti, i ritardi, l’indecisione nella nomina di un Commissario in Calabria, ha fatto più che ridere, sghignazzare per l’incompetenza veramente tutta Italia. Disgraziata quella designazione, quasi una maledizione- E i nomi si susseguono : Mostarda, no, è sgradito ai grillini e il pensiero va a quel Cotticelli, espressione 5 Stelle che neppure si rendeva conto di dover fare il Commissario. Ogni CdM è l’occasione per liti furiose, ciascuno ancorato al proprio partito, un rimandare sine die.

Come scrive Marco Antonellis su Affari italiani, tra i dem aumentano sempre di più i dubbi sulla personalità di Conte: “Una telenovela che va avanti da due settimane. Possibile che il governo non sappia nominare un commissario per la Calabria? Ci stiamo facendo ridere dietro da tutta Italia“. L’impressione è che l’avvocato non abbia le capacità di prendere il pallino del gioco e questo ha portato a un raffreddamento dei rapporti tra Palazzo Chigi e il Nazareno. “I tavoli delle riforme sono fermi. E non solo. Guardate il Mes… Di questo è responsabile Conte, che è il capo di questa alleanza“, spiega un parlamentare del Pd.”  Osserva Il Giornale “Alla luce della mancata nomina del commissario ad acta, l’appello rivolto al Partito democratico e alla delegazione interna è quello di attivarsi per raggiungere una soluzione comune entro questa (ieri ndr)  sera. ”  Si può anche ridere per una tragicommedia che dura da due settimane, ma i Calabresi non meritano di aspettare ancora

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