SEVIZI PUBBLICI – Questa foto è l’emblema di due emergenze: una sanitaria e una di cura civica. Un doppio gabinetto pubblico in stato di gravissimo degrado: è lercio dentro e fuori. Per terra c’è la spazzatura abbandonata da giorni e un rivolo di liquame che attraversa tutto il vialetto fino al giardino dell’asilo dove giocano i bimbi. Quello che la foto non può descrivere è il fetore che impregna l’area. Gli scarabocchi vandalici coprono non solo i gabinetti, ma anche il cestino della spazzatura che evidentemente non viene utilizzato. Questo è pure lui, come quasi tutti quelli che ci sono in questo bellissimo cuore verde cittadino, indecente. Poi c’è il logo pubblicitario, con il “love” ribaltato a formare un culo rosso, del provider di questi servizi, a cui dovremmo togliere una r e chiamare sevizi. Sì sevizi, perché qui sono il decoro urbano, la cura civica, l’igiene, il bello, l’educazione, l’amore per la nostra città ad essere seviziati. E siamo pure flagellati da un anno da una pandemia. La ciliegina sulla torta è la bici in sharing abbandonata lì da diversi giorni. Evidentemente il noleggiatore della bici in questione è entrato nel gabinetto e lì deve essere morto. Ma dove succede tutto questo? Ai Giardini Montanelli, centro città, Milano.
Enrico Pluda
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