Misure anti-smog – Da oggi, martedì 1 dicembre, come previsto dal protocollo di attivazione, saranno introdotte le misure temporanee di primo livello nei Comuni coinvolti (quelli con più di 30.000 abitanti, oltre a quelli aderenti su base volontaria). Interessate le province di Monza (7 giorni consecutivi di valori di Pm10 sopra il limite), Milano, Bergamo, Como, Pavia, Lodi e Cremona (6 giorni consecutivi con valori di Pm10 sopra il limite) e Varese (5 giorni consecutivi con valori di Pm10 sopra il limite), considerato il perdurare dei superamenti, i livelli delle concentrazioni e le previsioni non particolarmente favorevoli alla dispersione.
Sono sospese le misure temporanee sul traffico, quindi le limitazioni temporanee per i veicoli euro 4 diesel, tenuto conto della delibera della Giunta Regionale del 9 novembre 2020 e del fatto che la Lombardia è collocata nello ‘scenario di tipo 3’, in forza delle misure restrittive nazionali introdotte con il DPCM 3 novembre 2020. Le misure temporanee di primo livello riguardano, nei Comuni con più di 30.000 abitanti, il riscaldamento domestico (riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni), l‘agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici) e divieto assoluto di combustioni all’aperto (accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio) e il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli. Si raccomanda inoltre la massima adozione dello smartworking.
I dati sulla qualità dell’aria vengono esaminati ogni giorno e viene data comunicazione in maniera tempestiva circa la cessazione delle limitazioni temporanee. Come previsto dalle d.G.R. n. 7095 del 18 settembre 2017 e n. 712 del 30 ottobre 2018, qualora si registrassero un valore al di sotto della soglia unito a previsioni metereologiche con condizioni favorevoli alla dispersione degli inquinanti oppure valori al di sotto della soglia per due giorni consecutivi si potrà procedere con la disattivazione delle misure temporanee.
Commenta e precisa De Corato in merito ai dati sulla qualità dell’aria rilevati da Arpa a Milano nell’ultima settimana. “Da sette giorni lo smog a Milano è alle stelle nonostante il numero delle auto in circolazione, nelle ultime settimane, si sia ridotto drasticamente. La nostra città fino a sabato era in lockdown, ma, nonostante ciò, l’inquinamento, negli ultimi 7 giorni, ha continuato a peggiorare. Questo testimonia come la svolta green che Sala e la sua Giunta hanno voluto dare alla città, non sia servita a nulla. Area B e C, multe, divieti e pedaggi sono misure che hanno visto sempre come responsabile dello smog le auto. Per quattro anni il Comune di Milano le ha tentate tutte: dalla lotta ai mezzi motorizzati alla forestazione della periferia – prosegue De Corato -. Ultimamente, inoltre, con la scusa del Covid, è stata data anche un un’accelerata alla fantasiosa idea del centrosinistra di riempire il capoluogo lombardo, seguendo vagamente il modello olandese, di piste ciclabili, le più insicure d’Italia, realizzate tracciando sull’asfalto semplici righe di vernice. Se dopo nove anni di gestione della città, il centrosinistra non ha ottenuto alcun risultato sulla riduzione del Pm10, dovrebbe porsi qualche domanda e, magari, darsi anche qualche risposta. Il duo Maran-Granelli per ora, visti i risultati, lo smog lo ha attirato e non allontanato. Dopo averle provate tutte,- conclude De Corato- adesso rimane loro solo un rimedio, come era stato anche per i loro predecessori: la danza della pioggia”. (fonte mianews)
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