Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, continua a dialogare con il suo pubblico, sostenendo la diffusione della cultura, attraverso l’iniziativa Storie Digitali @Museoscienza , un progetto che nasce per raccogliere tutte quelle esperienze e narrazioni che valorizzano e rafforzano, attraverso i linguaggi del digitale, le collezioni, i temi, le metodologie educative, l’attualità scientifica. Online sul sito web www.museoscienza.org e sui canali social Facebook, Instagram , Twitter e Youtube, Storie Digitali @Museoscienza raccoglie l’eredità di #storieaportechiuse , il format che ha tenuto compagnia alle persone durante i mesi di chiusura del Museo attraverso la pubblicazione di 150 storie originali e ha raggiunto 4 milioni di visualizzazioni, e ne prosegue il cammino introducendo nuovi temi e contenuti e raccontandoli a 360° facendo leva sui diversi linguaggi del digitale. Attraverso l’esperienza digitale si valorizza la capacità del Museo di essere luogo della conservazione e della condivisione della memoria, di produzione culturale e educazione permanente. I diversi pubblici del Museo avranno infatti la possibilità di fruire le Storie Digitali, scegliendo attraverso un’ampia gamma di linguaggi tra cui le esperienze online interattive, i prodotti audiovisivi, i podcast, le app, le esperienze di realtà aumentata o quelle di realtà virtuale, installazioni interattive e applied games. Questa molteplicità di canali è pensata per accompagnare la fruizione in diverse situazioni: online o al Museo, a casa o nelle aree espositive, in autonomia o attraverso una mediazione a seconda della tipologia di contenuto, del tempo disponibile e del tipo pubblico.
In particolare, lunedì 7 dicembre, grazie ad Avio, l’azienda italiana che progetta e realizza Vega, avremo la possibilità di compiere un Tour Virtuale nella fabbrica di Colleferro, dove i lanciatori vengono costruiti. Un percorso di scoperta per esplorare gli ambienti dove avvengono le fasi di lavorazione, accedere a materiali di approfondimento e ascoltare le interviste ai responsabili che ci raccontano come vengono costruiti i lanciatori che portano i satelliti nello Spazio.
PALINSESTO STORIE DIGITALI @MUSEOSCIENZA
Le rubriche di Storie Digitali sono di tre tipologie: lunedì #StorieScelte, dedicato a un contenuto a scelta tra i temi, format e linguaggi digitali del Museo per iniziare la settimana con un’esperienza interattiva o una storia di scienza; mercoledì #StorieAttualità con Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo; sabato approfondimenti con #StorieInPodcast, iniziando dalla serie La Scoperta del Cielo, un viaggio astronomico, guidato dal curatore Luca Reduzzi, che parte dalle esposizioni del Museo per arrivare nelle profondità dell’Universo.
5-19 dicembre
Sabato 5 dicembre – #StorieInPodcast
La scoperta del Cielo – “Satelliti e sonde interplanetarie; il programma spaziale sovietico degli anni Cinquanta e Sessanta – prima parte”
In quale clima politico internazionale vengono lanciati i primi satelliti artificiali? Quali sono le prime missioni ad avere successo e chi riesce a realizzarle? Perché i primi esseri viventi in orbita sono dei cani e perché a uno di essi viene conferito il più alto riconoscimento riservato ai cosmonauti caduti in missione? Dopo la messa in orbita dello Sputnik 1, la corsa allo Spazio riceve un’accelerazione decisiva. Sull’onda del confronto USA-URSS vengono velocemente bruciate le tappe; si dà sfogo alla fantasia e al desiderio di arrivare sempre più in là. Le sperimentazioni sono ancora all’inizio e c’è ancora tutto da imparare ma l’attenzione si sposta subito alla Luna e, più in là, ai pianeti; Venere e Marte per primi. Sono gli ambiziosi obiettivi che l’umanità vuole raggiungere fin da subito mandando in avanscoperta le sonde automatiche.
Lunedì 7 dicembre – #StorieScelte
Dove nasce Vega
La “Comunità Europea dello Spazio” ha a disposizione due lanciatori con i quali è in grado di mettere in orbita attorno alla Terra satelliti artificiali di qualsiasi tipo. Ad Ariane 5 spetta il compito di posizionare quelli più grandi e più distanti mentre Vega è dedicato a quelli di dimensioni medio-piccole. Grazie alla sua concezione innovativa Vega è in grado di lanciare più satelliti all’interno di una stessa missione, anche alcune decine. È un approccio innovativo che permette di ridurre in moto sostanziale i costi permettendo l’accesso allo Spazio a molte più realtà scientifiche e commerciali, ovviamente non solo europee. Un evidente progresso in termini di opportunità scientifiche e commerciali. Grazie ad Avio, l’azienda italiana che progetta e realizza Vega, abbiamo la possibilità di compiere un Tour Virtuale nella fabbrica di Colleferro, dove i lanciatori vengono costruiti. Un percorso di scoperta per esplorare gli ambienti dove avvengono le fasi di lavorazione, accedere a materiali di approfondimento e ascoltare le interviste ai responsabili che ci raccontano come vengono costruiti i lanciatori che portano i satelliti nello Spazio.
Mercoledì 9 dicembre – #StorieAttualità
L’attualità scientifica con Barbara Gallavotti
Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo, si interroga settimanalmente su tematiche legate all’attualità scientifica e all’emergenza Covid-19.
Sabato 12 dicembre- #StorieInPodcast
La scoperta del Cielo – “Cosmonauti; il programma spaziale sovietico degli anni Cinquanta e Sessanta – seconda parte”
Il 12 aprile 1961 il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin è il primo uomo a andare nello Spazio; gli bastano 108 minuti di missione e una sola orbita attorno alla Terra per entrare nella leggenda. Non sono passati neanche sessant’anni da quando i fratelli Wright sono riusciti a staccarsi per la prima volta da terra con il loro Flyer, il primo aereo, ma dal momento in cui Gagarin atterra sano e salvo diventa possibile immaginare un’umanità in grado di superare i confini terrestri. Dopo di lui arriveranno altri uomini e altre donne che con enorme dedizione alla causa e con coraggio non comune piastrelleranno la strada che porterà alla Luna, alla Stazione Spaziale e, forse, a Marte. Per la gente e, soprattutto, per i giovani, sono loro i nuovi pionieri e i nuovi eroi e non importa da dove vengono o sotto quale bandiera operano; loro sono ancora in grado di far brillare gli occhi ai sognatori.
Lunedì 14 dicembre – #StorieScelte
Toti Submarine VR Experience: come nasce un racconto in realtà virtuale
Racconto del dietro le quinte di come è nata “Toti Submarine VR Experience”, l’app che ci porta a bordo del sottomarino Enrico Toti attraverso un’avventura interattiva in realtà virtuale.
Custodito nel Museo dal 2005, il Toti è stato il primo sottomarino a essere costruito in Italia dopo la Seconda guerra mondiale. Fu varato nel 1967 e rimase operativo fino alla fine degli anni Novanta. Per raccontare la sua affascinante storia, il Museo ha realizzato una app gratuita in realtà virtuale che permette all’utente di esplorare in prima persona il sottomarino in due modalità: “esplora il battello”, visita guidata interattiva, e “immersione rapida – avventura a bordo” una avventura ambientata sul battello nel 1990 in missione nel Mar Mediterraneo durante la quale il giocatore sarà chiamato a svolgere una serie di operazioni di bordo finalizzate a un’immersione rapida, per far fronte ad un’operazione antisommergibili.
Mercoledì 16 dicembre – #StorieAttualità
L’attualità scientifica con Barbara Gallavotti
Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo, si interroga settimanalmente su tematiche legate all’attualità scientifica e all’emergenza Covid-19.
Sabato 19 dicembre – #StorieInPodcast
La scoperta del Cielo – “La corsa per la Luna; tragedie e trionfi dei progetti di conquista – prima parte”
Essere i primi conferisce una serie di vantaggi, prima di tutto quello di non dover inseguire chi sta davanti; recuperare il terreno perso è sempre difficile soprattutto quando la causa è una falsa partenza dovuta a una errata valutazione della situazione. Quando i sovietici tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta infilano una serie interminabile di successi in ambito spaziale agli americani non resta che puntare all’unico traguardo ancora inviolato: la Luna. Il progetto Apollo diventa così quello del riscatto a stelle e strisce, quello cui è demandato il compito di ristabilire le gerarchie mondiali in campo scientifico e tecnologico. Ma si sa che la fretta non è mai una buona consigliera; nella scienza non esistono scorciatoie e la tragedia segna l’inizio di quella che nasce per essere la più grande avventura dell’umanità. La morte dell’equipaggio di Apollo 1 spinge molti a chiedere una sospensione del progetto. Ma i sovietici potrebbero vincere anche questa battaglia e questo, agli occhi dell’opinione pubblica americana, è inaccettabile. Il sostegno morale di tutto un popolo guiderà una manciata di eroi alla conquista della Luna.
Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.