Applicare l’ideologia del buonismo e della accoglienza a tutti i costi alla realtà urbana gioca brutti scherzi. Così i molti esperimenti di urbanistica tattica di Sala e Granelli stanno perdendo l’aspetto poetico e ludico per trasformarsi in ricettacolo di alcolizzati, senza fissa dimora e molestatori notturni.
L’urbanistica tattica sta diventando una forma di calamita per il degrado. Al Giambellino, in Via Giacosa, a Dergano come al Corvetto, il Comune, prima di collocare tavoli da ping pong, dovrebbe combattere il degrado e la protervia di chi non vuole rispettare le norme di civile ed educata convivenza. Una volta ristabiliti legalità e decoro si potranno realizzare ambiti di gioco e socializzazione, affidandone la gestione ad associazioni, parrocchie e Municipi.
Altrimenti si mettono a disposizioni panchine e tavolini per chi vuole solo peggiorare la sicurezza e il decoro delle periferie. E alle persone perbene rimarrà la beffa di aver finanziato, tramite il Comune, un modo per attrarre balordi e molestatori.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Io lo avevo detto mesi fa. Puoi pittare quanto vuoi ma chi vive li intorno mica lo puoi cambiare dall’oggi al domani. Inoltre, queste iniziative sono sempre fatte a danno di parcheggi e viabilità. Tutto fatto di corsa, utilizzando strumentalmente e vigliaccamente la paura del covid. Covid= inquinamento =automobili.
I post comunisti ci vogliono obbligare a girare solo nei dintorni della nostra abitazione ostacolando la mobilità all’interno della città con la scusa dell’inquinamento. Cosi chi abita a Bisceglie o al Corvetto potrà godere del nulla cosmico mentre chi sta a City Life o all’interno della cerchia dei navigli, continuerà a fruire dei molteplici servizi della zona.