Al centrodestra per vincere serve una sola cosa: un candidato
Dopo che Sala ha deciso che è meglio lo stipendio del Comune al trovarsi un lavoro sul mercato, il centrodestra deve aver realizzato che il tempo delle tattiche stava finendo. Meglio tardi che mai. Adesso manca solo un dettaglio alla battaglia: chi ci condurrà? Al di là dei nomi, degli identikit e dei sogni nel cassetto c’è una cosa forse più importante. Gli ideali. Sembra strano scrivere ideali in un pezzo politico. Una reliquia da lungo tempo tenuta nascosta. Eppure è là. E ci chiama. Oggi più forte che mai.
Raccogliamo sul tema la voce delle periferie, anche quelle più difficili come San Siro, nelle parole del sempre presente consigliere Vassallo, Municipio 7:
“In questi giorni si sta riunendo il centrodestra per decidere il nome del candidato per Milano.
A differenza della sinistra che ha indicato “l’Uomo del Monte” per proseguire quello che non ha mai fatto, il centrodestra è alla ricerca di un nome che possa ridare lustri a una città come Milano e non trasformarla nella ‘Valle degli Orti con tutti i sui Mulini e campi di girasole“.
Milano è sempre stata la città del lavoro, della moda, delle opportunità.
Un vecchio detto milanese dice “Chi volta el cu a Milan volta el cu al pan“ dimostrando che Milano è una città che lavora, che è sempre in espansione che non ha mai abbandonato le periferie, anzi è sempre stata alla ricerca della riqualificazione e della qualità di vita e sicurezza.
La ricerca meticolosa del candidato del cdx si basa su questi principi, rimettere in moto una macchina ferma da dieci anni, che riconosca i valori della vita basati su LAVORO, CASA, FAMIGLIA.”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Lavoro, Casa, Famiglia… parcheggi e mobilità liberi.