Il piano Aria Clima è l’enciclopedia dei sogni gretini. Il piano nella sua ingenuità è convinto che basti ridurre le emissioni a Milano per migliorare l’aria del bacino Padano. Obiettivo dimezzare le emissioni al 2030 e si spinge a prevedere il nostro futuro nel 2050. Sono 968 pagine, con molte ripetizioni, che contengono tutti i luoghi comuni dell’ambientalismo: “resilienza, gentrificazione, decarbonizzazione e altri paroloni alla page. Di impegni concreti per il Comune non ce ne sono. Non una riga sul costo degli interventi ne come farà il Comune a sostenerli.
Sui milanesi però si abbatteranno nuovi limiti alla libertà di movimento e persino agli stili di vita e alimentazione. Si va dagli impegni a ridurre, giustamente, lo spreco alimentare al Consiglio di lavorare e consumare nell’arco dei 15 minuti da casa.
Utopico e contro la libertà di scegliersi il mezzo più idoneo ai propri spostamenti è il principale obiettivo del Piano: “dimezzare gli spostamenti su auto privata entro il 2030!
Per far questo non si fa scrupolo di utilizzare strumenti di controllo di massa, da Stasi, come la centralina per contare i kilometri percorsi da ogni automobile nel corso di un anno, per non superare il limite consentito dal Sindaco. Oppure il divieto di ingresso ai Suv motivato dalla necessità di fermare le auto più pesanti. E la Zero emissioni zone, per cui entro la cerchia dei bastoni potranno entrare solo auto e moto elettriche. E gli altri si arrangino.
Non una parola sulla logistica né sugli effetti del Teleriscaldamento. E mai che passi per il cervello di Granelli e Sala che forse la tecnologia e la mobilità automobilistica cambieranno più in fretta dei loro piani burocratici e astratti.
La migliore prova che un futuro di monopattini e divieti non funziona sono le ciclabili vuote e il traffico impazzito di questi giorni.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
In una emergenza pandemica, in cui il mezzo privato è l’unica possibilità di distanziarsi negli spostamenti, creare in fretta e furia delle ciclabili, che al massimo possono avere la loro ragion d’essere d’estate non in inverno a Milano, creando immani file di auto ferme, è la genialata di questa giunta di eco sognatori estremisti. Al danno si aggiunge anche la beffa al portafoglio, il nostro. Quanti milioni è costata la Bisceglie-Bande Nere?
Il PAC prevede l’eliminazione non solo delle auto endotermiche ma anche di quelle elettriche, perchè freni e gomme producono particolato. A questo punto si fa prima a proibire -da subito- il possesso di veicoli privati tout court! Sala abbia il coraggio di dichiaralo chiaramente nel suo programma elettorale.
Siamo all’assurdo il Sig.SALA , vorrebbe bloccare Milano?.Ma dai
come farebbe senza più gli introiti dei bolli di circolazione e tutto l’indotto. Mi viene da ridere tanto can can per le auto elettriche, ora sarebbero inquinanti? Ma per favore!!!!Aspettiamo il 2025, poi, si vedrà. Nb;COME DISSE NAPOLEONE BONAPARTE ALLA BATTAGLIA DI ROTTERDAM, SE PERDIAMO STA’GUERRA,C’ATTACCHIAMO A LU TRAM……